domenica 16 marzo 2014

Piccolo manuale per diventare davvero palermitani


“Repubblica-Palermo”
16.3.2014
DECALOGO IRONICO PER DIVENTARE PALERMITANI DOC
  Non so se lo slogan diffuso anni fa dalla Municipalità fosse veritiero (“Il mondo ha un sogno: diventare come Palermo!”), ma – nel caso improbabile che lo fosse – al mondo tornerebbe utile sapere come si fa a diventare palermitani se non lo si è per nascita. Antonino Cangemi, nel suo recentissimo Beddamatri Palermo! Cronache satiriche della città più incasinata d’Italia (Di Girolamo, Trapani 2013, pp. 196, euro 9,90) ci prova con un decalogo telegrafico che va dal primo comandamento (“Non fare oggi quello che potresti fare domani”) all’ultimo (“Se hai un lavoro, sappi di essere un privilegiato. Perciò, in tal caso, non affaticarti troppo. Altrimenti che privilegio sarebbe?”).
   Come spesso accade ad autori siciliani che parlano della propria isola, il tono ironico non riesce a nascondere del tutto l’amarezza, il rammarico, per come vanno le cose e anche un po’ la speranza che possano andare in un prossimo futuro diversamente. Per esempio con l’avvento del Put, che non è abbreviativo della qualifica appioppata alle madri di chi rompe le scatole, bensì “Piano Urbano Trasporti”: con l’avvento del quale “per le strade ci sarà ordine e silenzio. Sembrerà di essere in Svizzera” (magari col rischio che “i palermitani, presi dal panico di tante novità in una volta sola, scapperanno allarmati da quella che era la loro città”).

Augusto Cavadi

1 commento:

giovanni ha detto...

non credo proprio. il palermitano è irridimibile. la sporcizia ed il casino c'è l'ha nel DNA, se non è sporco non è bello, se non è incasinato non è vivibile.