martedì 5 settembre 2017

CI VEDIAMO A PALERMO MERCOLEDI' 6 SETT. 2017 ALLE ORE 18 ?

La Scuola di formazione etico-politica "Giovanni Falcone" organizza a Palermo , presso la sua sede operativa di via Nicolò Garzilli 43/a ("Casa dell'equità e della bellezza"), un incontro di presentazione del profilo umano, politico e spirituale di Giuseppe Dossetti, uno dei protagonisti della vita sociale italiana dalla Costituzione alla fine del XX secolo.
Relatore don Fabrizio Mandreoli (Bologna), autore - tra l'altro - del volume introduttivo Giuseppe Dossetti, Il Margine, Trento 2012, pp. 157, euro 15,00.
L'appuntamento è per le ore 18 (esatte) di mercoledì 6 settembre 2017.
L'incontro rientra nel lavoro di continua riattualizzazione che la Scuola "Falcone" opera rispetto alle più preziose eredità dei grandi testimoni del passato.
Partecipazione libera e gratuita: gradito, nel bottiglione d'ingresso, un contributo riservato per le spese di gestione della Casa.
Al termine dell'incontro, solo per coloro che entro la sera prima si saranno prenotati alla e-mail a.cavadi@libero.it, cena sociale presso la Trattoria "Al vicolo" (costo orientativo 18 euro).

1 commento:

Mauro Matteucci - Pistoia ha detto...

Giuseppe Dossetti testimone d’impegno civile e religioso

In questi giorni ricorre l’anniversario della scomparsa di una delle figure senz’altro più luminose della storia dell’Italia del secolo passato, Giuseppe Dossetti. La sua esperienza, che va dal suo impegno nella Resistenza, alla sua attività politica nella Democrazia cristiana, alla scelta monastica, caratterizzò una vicenda umana e cristiana di straordinaria intensità in una fase cruciale della storia italiana.
Dopo la guerra Dossetti insieme a Fanfani, Lazzati e La Pira fondò il movimento "Civitas humana" per continuare quell'intenso lavoro di comune maturazione iniziato intorno agli anni '40 e al fine di orientare il mondo cattolico verso una riforma politica e sociale ispirata all'eguaglianza e alla partecipazione. Eletto alla Costituente, notevole fu anche il suo contributo all'impostazione della struttura politica delle linee di sviluppo del nuovo stato nella stesura della Costituzione, offrendo spunti e soluzioni felici nella parte che si occupa dei diritti e doveri dei cittadini.
Nel 1960, dopo la sua scelta religiosa, Dossetti partecipò ai lavori del Concilio Vaticano II come collaboratore del cardinale Lercaro, dando un forte sostegno – anche in base alla sua esperienza politica - alle posizioni della parte progressista dell’assemblea, favorevole a un rinnovamento della Chiesa intesa come servizio all’uomo e non come alleata al potere.
Dossetti riusciva ad essere profeta, perché aveva un fiuto della storia, la sapeva leggere e quindi individuava le pagine successive della vicenda umana scorgendo lo spostamento del baricentro del mondo e i grandi cambiamenti, anche quelli che si stavano determinando alla fine del ‘900. Notevole fu in questo senso la sua percezione e attenzione all’importanza crescente dell’islamismo.
Come promotori del Giardino dei Giusti di Pistoia, abbiamo creduto ineludibile inserirvi una pietra dedicata a questa nobile figura sempre impegnata, in ogni momento della sua vita operosa, a dare concretezza ai valori più profondi della democrazia e del Vangelo, in un costante servizio verso i più deboli.
Anche nei suoi ultimi anni si impegnò con grande decisione contro i tentativi immotivati e prevaricanti di stravolgere la Carta Costituzionale. Perciò il suo insegnamento e la sua testimonianza appaiono oggi di grande attualità, dato che un’oligarchia – espressione di un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale - vuole di nuovo procedere a profondi stravolgimenti istituzionali implicanti la stessa Costituzione.
Sul piano religioso il pontificato di papa Francesco, nei gesti e nei documenti teso continuamente a riaffermare i principi fondanti e lo spirito del Concilio, sembra ricordarci spesso le altissime parole di questo grande profeta:
« Forse già in questi giorni si preparano nuovi presidi, nuove illusioni storiche, nuove aggregazioni che cerchino di ricompattare i cristiani. Ma i cristiani si ricompattano solo sulla parola di Dio e sull'Evangelo! La Chiesa stessa, se non si fa più spirituale, non riuscirà ad adempiere la sua missione e a collegare veramente i figli del Vangelo! »

Mauro Matteucci – Centro di documentazione e di progetto “don Lorenzo Milani” di Pistoia