giovedì 13 gennaio 2022

ANTONINO CANGEMI SU "O RELIGIONE O ATEISMO ?" DI AUGUSTO CAVADI


 Alla ricerca dei lettori perduti, quotidiani e periodici allegano piccoli volumi su pensatori e filosofi o su temi che investono gli interrogativi nevralgici sull’esistenza dell’uomo. Anche questo è segno di una domanda crescente di spiritualità in un’umanità vulnerabile e travagliata da mali planetari (la pandemia, i disordini climatici, ecc.).

Proprio sulla spiritualità, vista nel suo rapporto con la religiosità e la religione, s’incentra l’ultimo saggio di Augusto Cavadi O religione o ateismo? La spiritualità ‘laica’ come fondamento comune, Algra Editore, Viagrande (CT) 2021.

Come osserva Cavadi, il termine “spiritualità” può intendersi in vari modi, e lo stesso vale per “religiosità”. L’autore, procedendo col suo consueto rigoroso metodo analitico, chiarisce innanzitutto le accezioni a suo avviso più corrette. Detto in modo semplice, la spiritualità è l’esplorare l’umanità nelle sue profondità senza che necessariamente la ricerca si proietti in una dimensione sacra, come accade invece con la religiosità, e senza che ciò  porti ad aderire a una religione e a professarla. Ne consegue che la spiritualità può essere comune a un ateo, a un agnostico, a un credente che pratica una religione.

L’esempio di una “spiritualità senza Dio” è colta da Cavadi in Leopardi, nel mistero che avvolge la natura da lui cantata. Chi ha fede e segue i precetti di una religione dovrebbe in teoria essere spirituale, avvertire cioè, nella sua contemplazione del trascendente, una tensione – innanzitutto etica – verso i destini dell’uomo. Ma ciò non sempre accade. Spesso si è religiosi e non spirituali, si seguono supinamente i dogmi di una confessione nell’indifferenza verso i valori umani.

A chi desideri completare la lettura della breve recensione, basta un click:

https://www.zerozeronews.it/spiritualita-senza-religioni-o-umanita-senza-coscienza/

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