tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post3169773696742132625..comments2024-03-28T07:16:14.732+01:00Comments on Augusto Cavadi, il blog: La festa di sabato 30 novembre per don Cosimo Scordato all'Albergheria di PalermoAugusto Cavadihttp://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-32220340570150198642013-12-09T20:06:03.395+01:002013-12-09T20:06:03.395+01:00Caro Augusto
ti sono molto grato per il tuo inter...Caro Augusto<br /><br />ti sono molto grato per il tuo intervento, allegro e diretto, sia quello per via orale che quello scritto; <br /><br />sei stato molto affettuoso e hai voluto attardarti soprattutto sugli aspetti positivi, come si addiceva ad un contesto di festa; e va bene così; se fossi umile direi che hai dimenticato i tanti aspetti negativi, pardon! piuttosto che se sono vere le cose che hai detto, purtroppo sono di più quelle che non hai detto perché Dio è veramente generoso e si spreca con tutti noi!<br /><br />ma solo gli amici sanno riconoscere e compatire questa situazione!<br /><br />un abbraccio a te e ad Adriana <br /><br />Cosimo Cosimo Scordatonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-6717425816748422502013-12-02T23:50:17.905+01:002013-12-02T23:50:17.905+01:00Abituati come siamo nella nostra Palermo a onorare...Abituati come siamo nella nostra Palermo a onorare e celebrare i suoi figli migliori post mortem, in più momenti, la sera del 30 novembre scorso, ho dovuto rettificare il mio atteggiamento di ascolto: non del passato e di un trapassato si parlava, ma del presente e di un vivo. Cosimo era lì allo stesso tavolo dei relatori, vigile e partecipe. Con la sedia arretrata di quel tanto che bastava per prendere quella sana distanza dalle cose, per non farsi travolgere dai sentimenti. Il suo volto proteso verso l’oratore di turno, il suo sguardo attento, la sua espressione sorpresa come per dire - e poi l’ha detto - “tutto questo sta capitando a me?”. E mentre si susseguivano le testimonianze, le manifestazioni di stima e di affetto nei suoi confronti, ho colto il senso di quella manifestazione guardando tutti gli altri volti, sentendo i respiri, le risa, gli spontanei scrosci d’applausi, all’unisono, un unico afflato.<br />Così anch’io mi sono sentito abbracciato ed ho partecipato all’abbraccio rivolto a Cosimo, lo stesso abbraccio che lui offre a noi, sempre. E ho riguardato come familiari e coerenti le forme della chiesa in cui stavo - e ci ritroviamo ogni domenica - e che Cosimo ci ha insegnato a “leggere”: al contempo quadrato-ottagono-cerchio, secondo uno sviluppo ascendente, ma cerchio già dal basso mediante quella sorta di deambulatorio che si ottiene procedendo al di là delle otto colonne centrali, attraversando i quattro esagoni “filosofico-teologici”. Circolare, quindi, come la posizione delle panche e dei fedeli, come le idee che lì dentro circolano, quella circolarità unita all’ascendenza che avvicina l’uomo all’Essenza Divina; circolare come l’abbraccio fisico e spirituale che Cosimo ci propone e che riesce a darci, entro cui ci tiene, senza stringerci, senza legarci. E la luce che viene dall’alto è la risposta. Non la soluzione, ma l’inizio. Un inizio, sempre nuovo, consistente nella definizione dei dubbi, nel porsi i perché, nell’aver voglia di cercare e di capire. Una luce, la Luce della Parola, che illumina la mente, il cuore, la via. E Cosimo la “riflette” bene, posto dove egli si pone, al nostro livello, ce la fa vedere, ce la fa capire.<br />Una cosa sola gli ho detto, e in qualsiasi momento mi vien voglia di dirgli, e gli dico: grazie.<br />Palermo, 2 novembre 2013<br />Sandro Riotta<br />Sandro Riottanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-24116001451621646092013-12-02T12:18:34.935+01:002013-12-02T12:18:34.935+01:00Ricordo con nostalgia le domeniche in cui andavo a...Ricordo con nostalgia le domeniche in cui andavo a San Saverio per ascoltare le omelie di Don Cosimo. Mi mancano. Leggerò di certo il libro (come ho fatto, grazie a te, Augusto, con "Fare teologia a Palermo") per riassaporare il piacere che provavo all'epoca: quello di far parte di un tutto che va oltre i limitati confini di una chiesa. <br /><br />LidiaLidia Bonomonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-28275093895111158542013-12-01T19:04:38.640+01:002013-12-01T19:04:38.640+01:00Sei insuperabile, caro Augusto. Grazie.
Maria Sei insuperabile, caro Augusto. Grazie.<br />Maria Maria D'Asarohttps://www.blogger.com/profile/05453881355611682154noreply@blogger.com