... poi la famiglia e la società ci invitano a non pensarci sempre, a non pensarci troppo, a non pensarci più. A non permanere pensierosi. Cessano così stupore, curiosità, apprensione. Tutto diventa normale (tranne per qualche ingenuo che bolliamo, con affettuoso compatimento, con l'epiteto di "filosofo").

Proprio così. “Che cos’è questo che vedo, sento, vivo?” Osservatore curioso e sospettoso, con lo stupore di chi deve decifrare un mondo che non capisce ancora. Poi, i più, accettano risposte preconfezionate e la meraviglia cessa. Pochi altri, invece, non l’accettano, così lo stupore primigenio diventa tensione permanente.
RispondiEliminaCome disse non ricordo chi (Aristotele o Camilleri?) origine e stimolo della filosofia e del pensiero critico è il rimanere alluccuti
RispondiElimina