tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post360222845260584171..comments2024-03-28T07:16:14.732+01:00Comments on Augusto Cavadi, il blog: FEDE CRISTIANA E MONDO DELLA POLITICA: QUESTIONI APERTEAugusto Cavadihttp://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-32474784530043002682018-02-04T18:08:16.401+01:002018-02-04T18:08:16.401+01:00Caro Augusto temevi da Biuso quanto aveva sparato ...Caro Augusto temevi da Biuso quanto aveva sparato Luigi Lombardi Vallauri in una intervista a l’“Espresso”?:<br />«Il solo Vangelo di Matteo parla 23 volte di tenebre, di fuoco eterno, di verme, di Geenna, di pianto e stridor di denti. Gesù era completamente dominato dall'idea dell'inferno. Altro che buona novella! La sua novella è la più spaventosa che mai sia stata annunciata all'uomo. Ma tutti se lo sono scordati. Si dice che Gesù era buono e caso mai è la Chiesa a essere cattiva. Sbagliato. Gesù era cattivissimo.»Bruno Verganihttps://www.blogger.com/profile/00782044590929468212noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-89334758451229407102018-02-04T10:16:56.025+01:002018-02-04T10:16:56.025+01:00Ottima disamina su due polarità fondamentali per u...Ottima disamina su due polarità fondamentali per un'esistenza umana consapevole. Rilancerò le tue riflessioni nel mio blog. Grazie anche per i preziosi contributi - in particolare quello di Bruno Vergani - espressi nei vari commenti.Maria D'Asarohttps://www.blogger.com/profile/05453881355611682154noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-27473429253180749452018-02-04T08:42:15.936+01:002018-02-04T08:42:15.936+01:00errata corrige: libertà di essere, di fare e di DI...errata corrige: libertà di essere, di fare e di DIVENTAREarmando caccamonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-50601752168692554502018-02-04T08:39:29.199+01:002018-02-04T08:39:29.199+01:00Come inserirsi in un dibattito come quello acceso ...Come inserirsi in un dibattito come quello acceso tra così qualificati a condurlo? Solo la mia incoscienza può. Io credo che le parole chiave nell’esposizione di Augusto siano “riserva critica” e “pungolo” per sintetizzare la terza via che una persona di fede (a qualsiasi religione appartenga) può seguire. Anche gli atei sono cresciuti influenzati da una cultura che fa riferimento a varie teologie e a vari testi sacri. Quando si deve, perché si deve, conciliare il pensiero politico alla propria cultura, intesa come prima, ci si deve affidare alla soggettiva elaborazione di pensiero, frutto dell’integrazione del sé ‘culturale’ col pensiero storico dell’uomo universale, creatura o espressione finale del tempo che viviamo. Al pensiero politico così formatosi non possono non seguire che una serie di comportamenti coerenti; quali? quelli che rifiutano le utopie e i dettami irrazionali e fideistici e cercano di affidarsi alla mediazione, al sano compromesso che prediliga il rispetto dei più e la convivenza pacifica fra tutti gli uomini. E’ in questo contesto che l’uomo è chiamato a cimentarsi con la propria libertà di essere, di fare e di. Spero di essere stato chiaro.<br />Grazie<br />Armando Caccamo <br />armando caccamonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-55319863771589677542018-02-03T19:44:07.803+01:002018-02-03T19:44:07.803+01:00Ma, caro Augusto, violenza e odio non coincidono a...Ma, caro Augusto, violenza e odio non coincidono affatto. <br />Si può essere violenti senza provare odio (i boia, ad esempio, o la più parte dei militari in guerra) e si può odiare senza esercitare la violenza (per debolezza, per timore delle conseguenze o per altro). Quei brani evangelici non esprimono odio personale ma legittimano e testimoniano l'esercizio della violenza.<br />Quanto ai profeti biblici, mi sembra che la loro violenza (contro questo e quello, oggetti delle loro condanne) sia esplicita e ripetuta.Biusohttps://www.biuso.eunoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-67670351315356959592018-02-03T19:10:47.250+01:002018-02-03T19:10:47.250+01:00Ah, meno male ! Temevo di peggio...Se sono questi ...Ah, meno male ! Temevo di peggio...Se sono questi i passaggi non-nonviolenti mi tranquillizzo. Che siano gesuani o redazionali, non mi pare che esprimano odio ad personam né volontà di vendetta: li vedo, piuttosto, come tipici esempi del genere letterario (e comportamentale) del profeta biblico. Alla mia opinione (opinabilissima) la nonviolenza ha un'essenza e delle modalità storico-sociali di declinarsi attraverso il tempo e attraverso lo spazio.Augusto Cavadihttps://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-16309114668173139702018-02-03T15:10:33.446+01:002018-02-03T15:10:33.446+01:00Questi ad esempio:
«Chi invece scandalizza anche ...Questi ad esempio:<br /><br />«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare» (Mt., 18, 6).<br /><br />«Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, dicendo: ‘Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!’» (Lc., 19, 45-46).<br /><br />Naturalmente le molteplici, varie e raffinate esegesi di cui sono capaci i biblisti potranno condurre alle più varie interpretazioni di questi brani (a conferma che il testo biblico consiste nelle sue letture e non in una presunta parola originaria) ma il loro significato mi sembra abbastanza chiaro.Biusohttps://www.biuso.eunoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-88463867713728903292018-02-03T14:38:18.739+01:002018-02-03T14:38:18.739+01:00Non ho presenti questi passaggi, ma ci saranno cer...Non ho presenti questi passaggi, ma ci saranno certamente. Il problema è duplice: capire cosa intendiamo per nonviolenza e capire quale possa essere stato il significato complessivo del messaggio originario di Gesù.<br />a.<br />Augusto Cavadihttps://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-67140308156354594272018-02-03T14:35:27.587+01:002018-02-03T14:35:27.587+01:00Il tuo testo è come sempre assai chiaro e argoment...Il tuo testo è come sempre assai chiaro e argomentato. Avrei comunque varie riserve, tra le quali il fatto, ad esempio, che i Vangeli canonici proporrebbero «la nonviolenza come metodo di risoluzione dei conflitti». Ci sono infatti almeno un paio di esempi evangelici di legittimazione e addirittura di utilizzo della violenza anche da parti del Rabbi.<br />AlbertoAlberto G. Biusonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-29765428322681890832018-02-03T14:26:45.317+01:002018-02-03T14:26:45.317+01:00Carissimo Augusto,
con...Carissimo Augusto,<br /><br /> condivido pienamente la tua analisi sul rapporto tra fede e impegno politico. Pur privilegiando l'impegno nel sociale, credo che non vada messo da parte l'importanza della Politica nel senso più alto, nonostante il degrado che ne vediamo oggi, perché le spetta la progettualità in rapporto al bene comune della società, con particolare attenzione agli ultimi, come ricorda il grande educatore e sacerdote:<br />La politica è altrettanto orribile quando chi la fa crede d’essere dispensato dal sentirsi bruciare i bisogni immediati di quelli cui l’effetto della politica non è ancora arrivato. Don Lorenzo Milani<br /><br />Mauro MatteucciMauro Matteuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-65469057819454595522018-02-02T19:27:27.029+01:002018-02-02T19:27:27.029+01:00Sempre lucidissimo caro Augusto. Riguardo la terza...Sempre lucidissimo caro Augusto. Riguardo la terza via, quella fra integralismo e dualismo separazionista ero rimasto colpito dalla teologia “sociale” del cardinale e teologo francese Yves Marie-Joseph Congar (1904 –1995), espressa nel terzo capitolo del saggio teologico ecclesiologico «Per una teologia del laicato» scritto nel 1956, testo introvabile che provo a riassumere. Congar, fedele al credo cattolico, analizza il piano di Dio dettato nella rivelazione, dal «facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza» all’ultimo capitolo dell’Apocalisse, dove Dio «assumendo lui stesso la carne della nostra umanità» vuole costruire il suo tempio di comunione attraverso Gesù Cristo «capo della Chiesa, ma anche di tutta la creazione»; Regno di Dio universale nel quale Congar dettaglia differenti e complessi aspetti, tra questi quello escatologico dell’ultimo giorno e quello «dinamico o progressivo» del tempo della Chiesa, tempo intermedio del già, dove «Gesù stesso è, in un certo senso, il Regno di Dio» e il non ancora della Parusia, dove Cristo alla fine del piano salvifico ritornerà sulla terra. Dunque due tappe e in mezzo un tempo intermedio. A che scopo tale tempo? Iddio onnipotente senza indugiare avrebbe potuto terminare il suo piano con l’Ascensione concludendo con la Pentecoste. Congar vede in tale indugio uno scopo preciso: Dio o il Cristo o la Chiesa non sono i soli artefici di tale piano, per giungere a meta è necessario il libero agire degli uomini nella storia perché senza tale cooperazione il Regno di Dio rimarrebbe incompiuto. In tale interpretazione «La regalità di Cristo resta, di diritto, universale» mentre la Chiesa sarebbe un regno spirituale della fede distinto dal «mondo naturale degli uomini e della storia», entrambi differenti coprotagonisti della realizzazione del Regno, «Rendete a Cesare quel che è di Cesare…». Nel piano unitario di Dio la Chiesa e il mondo sono entrambi finalisticamente ordinati al Regno di Dio, «ma per vie e titoli differenti», così «la regalità universale di Cristo non corrisponde a quella di una regalità ugualmente universale della Chiesa». Ne consegue per il cristiano che il profano sviluppo umano storico non è un processo antagonista e nemico - il giussaniano giudicare il mondo "illusione e sterco" con paradigma medievale che entra a gamba tesa nel post moderno -, o nella più misericordiosa interpretazione mero accadimento subalterno da tollerare, ma in quanto forza indispensabile all’accadimento del Regno evento da valorizzare e col quale allearsi. Sacro non contrapposto al profano, quindi non «Resistenza del Mondo ma Resistenza nel Mondo». Tralasciando il possibile effluvio di concezioni hegeliane, riguardo un supremo Principio regolatore della storia avvertibile in Congar, quello che qui mi sembra puntuale è l’intelligente sintesi, dal punto di vista cattolico, della complessa realtà in una concezione aperta che agli antipodi del dualismo gnostico e integralismi, ricapitola universalmente il soggetto in sé medesimo, l'Altro e il mondo.Bruno Verganihttps://www.blogger.com/profile/00782044590929468212noreply@blogger.com