tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post7054364699027258930..comments2024-03-28T07:16:14.732+01:00Comments on Augusto Cavadi, il blog: TRAMONTO DELLE RELIGIONI E ALBA DI UNA NUOVA SPIRITUALITA' SECONDO ARNALDO NESTIAugusto Cavadihttp://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-38076188436306645022020-10-19T23:19:28.602+02:002020-10-19T23:19:28.602+02:00Gentile Collega Jacopozzi,
Le sono molto grato p...Gentile Collega Jacopozzi,<br /><br /> Le sono molto grato per questa condivisione.<br /> Il momento ecclesiale più ampiamente socio-culturale è delicato: perciò mi conforta sapere che non siamo pochissimi a cercare una via equidistante dallo spiritualismo dogmatico come dallo scetticismo edonistico.<br />Con stima e cordialità,<br />Augusto CavadiAugusto Cavadihttps://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-22085303177953388452020-10-19T23:18:45.375+02:002020-10-19T23:18:45.375+02:00Gentile Professore,
mi vorrei riferire alla sua re...<br />Gentile Professore,<br />mi vorrei riferire alla sua recensione al libro del prof. Nesti, <br />L'incerto domani. Spiragli spirituali. Oggi ho il piacere di presentarlo a Pistoia,<br />terra del prof. Nesti, insieme al poeta Carmelo Mezzasalma e al giornalista Marco Politi.<br />Convengo con lei che è un testo di un'attualità sconvolgente che mette in fila le questioni lasciate aperte<br />da una riflessione teologica ed ecclesiale svogliata e smarrita.<br />La prospettiva da cui si pone Nesti è quella vivace stimolante di "una nuova epoca assiale", caratterizzata da un manipolo di pensatori <br />prevalentemente latino-americani che hanno evidenziato la millenaria impalcatura <br />della dogmatica cristiana non trova più posto nel quadro culturale della nostra società e del nostro mondo.<br />Come hanno messo in evidenza teologi come Spong, Vigil, Leaners, le riforme per quanto importanti non bastano più. <br />Ciò che si richiede non sono proposte nuove a partire dai presupposti di sempre, ma proposte nuove a partire da presupposti nuovi,<br />come la nuova visione cosmologica evolutiva, dinamica in espansione, che apre ad una nuova semantica spirituale, post religiosa tutta da scrivere.<br />Una teologia a partire dall'assialità, che decostruisca un sapere teologico ormai superato e apra non solo spiragli, ma brecce verso un'umanità <br />capace di convivenza, compassione e amore, come criteri etici fondamentali non come pie intenzioni di buona volontà. <br />In amicizia e condivisione di intenti<br /><br />Prof. Alfredo Jacopozzi <br />Facoltà Teologica dell'Italia Centrale - FirenzeAlfredo Jacopozzinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-70274527377068207942020-08-13T17:27:45.460+02:002020-08-13T17:27:45.460+02:00Una rifondazione teologica post-teistica o post-re...Una rifondazione teologica post-teistica o post-religionale è forse una contraddizione in termini, perché una teologia dai contenuti così eversivi farebbe scoppiare la bomba in mano al teologo sovversivo, mentre cerca di piazzarla sotto il tronetto della tradizione ecclesiastica. Lacerato dall’esplosione il nostro eversivo potrà essere molte cose, ma sicuramente non più teologo. Forse meglio contenersi a una più misurata rifondazione teologica capace di emanciparsi dalle confessioni religiose tradizionali, sovente così incrostate da ruggini stratificate da non funzionare più, senza per questo cestinare definitivamente, quanto ingenuamente, Dio e religione. La sfida non è semplice, per prima cosa perché, come ricordato nell’articolo, nell’emanciparsi dal Dio antropomorfo oltre a limitarsi nel puerile ripetere geremiadi distruttive contro la tradizione, occorrerebbe costruire e proporre qualcosa di più e di meglio della pappa New Age, cosa che lentamente sta forse accadendo, anche se, francamente, nei libri che ho letto degli autori citati ho trovata poca capacità costruttiva, per di più accompagnata da un certo precettismo contiguo al politicamente corretto, segnale che, orfani di Dio, ci si muove in quote di nichilismo riempito con altro nulla che ci capita a tiro (pronto a rivedere la mia valutazione, nel caso mi sia sfuggito qualcosa di valoroso se qualcuno di passaggio vorrà segnalarmelo), mentre caro Augusto ne ho trovata di parte costruttiva, e di buona, nel tuo saggio “In verità ci disse altro” e in “Mosaici di salvezza”, senza fare salamelecchi. Forse il problema è che in tutti i “post” che reagiscono a tradizioni rigide, più si è precisi nel determinare con precisione dei chiari punti fermi e più si implementa, senza averne intenzione, un corpo dottrinale che è invece proprio ciò che si vorrebbe superare. La mia idea è che la “pars construens” stenti a decollare perché da una parte serpeggia una latente reattività nei confronti della Chiesa, si sa, le reattività sono piuttosto sterili, dall’altra perché pur riuscendo a costruire più si precisa e definisce quella costruzione e più l’autore subodora, perlopiù inconsapevolmente, il ritorno del vecchiume perché e, qui vengo al punto, determinare e istituire in qualche modo coincidono. Si può costruire poggiando sul pluralismo, sulla libertà, si può far riferimento alle ultime scoperte scientifiche, ma in questo fissare dei punti fermi che aggreghino più persone si fisserà, sempre e comunque, un corpo dottrinale e correlati precetti. Niente di male, dinamica inevitabile, ma meglio esserne consapevoli. Anche se non si potrebbero architettare istituzioni su contenuti come “Dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”, le istituzioni le hanno costruite e grazie a esse quelle parole incontenibili sono state tramandata sino a noi. Tutto molto complesso, perché per nulla binario. Sotto certi aspetti la dinamica è irrisolvibile. Nel frattempo opto per un eremitaggio da cane sciolto.Bruno Verganihttps://www.blogger.com/profile/00782044590929468212noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-38927260718338818472020-08-12T08:21:11.150+02:002020-08-12T08:21:11.150+02:00Ringrazio Andrea Bianchi per il suo commento e mi ...Ringrazio Andrea Bianchi per il suo commento e mi permetto di notare che anch'io ho collaborato, a vario titolo e in varie sedi, con Arnaldo Nesti da quasi un quarantennio: dunque non ho posto il mio amico toscano "insieme alla becera Destra tradizionalista" ma, come può rilevare qualsiasi lettore della mia recensione, ho segnalato una oggettiva convergenza di giudizi fra lui e il mondo dei tradizionalisti ESCLUSIVAMENTE sulle posizioni teologiche di Bergoglio. Amo tenere distinti il piano delle idee dal piano delle persone, delle intenzioni soggettive: lungi da me attribuire ad Arnaldo "alcuna volontà di strattonare l'autorità dalla propria parte".Augusto Cavadihttps://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-5092388946377127912020-08-11T18:09:53.219+02:002020-08-11T18:09:53.219+02:00Questa bella recensione mi sollecita ad intervenir...Questa bella recensione mi sollecita ad intervenire. Concordo nel considerare che papa Bergoglio non sia post religionale. A volte sue affermazioni e azioni potrebbero farlo dubitare, ma lo sforzo per mantenere unità nella Chiesa forse glielo impedisce.<br />Resta il rilievo che i fermenti in corso tendono a superare di slancio le formule giuridiche e teologiche con cui nei secoli si è fissata l'ortodossia, con piena libertà d'esprimere il vissuto profondo di persone e comunità. <br />Avendo collaborato con l'autore del libro, mi sembra ingeneroso porlo insieme alla becera Destra tradizionalista, per quanto specularmente contrario. Non c'è alcuna volontà di strattonare l'autorità dalla propria parte, proprio nella percezione della perdita di significato di antichi miti, di stanchi rituali e di vecchie istituzioni, se non innervate di rinnovato significato spirituale. Per trovarlo Nesti raccomanda intanto la ricerca del silenzio, come controcanto al dominio del consumismo individualistico. <br />Gli "spiragli" riportati nel libro non sono che anticipazioni, timidi approcci, intuizioni provvisorie, possibili percorsi per delineare un domani carico di responsabilità, ma anche ricco di consapevolezze: "se il chicco di grano non muore non porta frutto".<br />Cordiali saluti<br />Andrea BanchiAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/10998426827243391546noreply@blogger.com