tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post8384665167874083578..comments2024-03-28T07:16:14.732+01:00Comments on Augusto Cavadi, il blog: IL VESCOVO DOMENICO MOGAVERO E LA «PIETA'» PER MATTEO MESSINA DENAROAugusto Cavadihttp://www.blogger.com/profile/10763381367623288378noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-46882687914571993712023-07-05T09:47:19.118+02:002023-07-05T09:47:19.118+02:00Caro Augusto,
oggi ti sei avventurato in un campo ...Caro Augusto,<br />oggi ti sei avventurato in un campo davvero minato, anzi, minatissimo, dimostrando - ancora una volta - che il coraggio non ti manca.<br />Io vado in ansia al solo pensare di pensare qualcosa da esprimere pubblicamente su una questione del genere.<br />Mi viene in aiuto un grandissimo del passato, Baruch Spinoza: «HO ASSIDUAMENTE CERCATO DI IMPARARE A NON RIDERE DELLE AZIONI DEGLI UOMINI, A NON PIANGERNE, A NON ODIARLE, MA A COMPRENDERLE».<br />In fondo Mogavero non esclude che almeno un pò di pietà - troppa certamente no - la si possa anche provare, l'essere umano non coincide con le azioni - in questo caso terrificanti - che compie, e d'altra parte non possiamo nemmeno dimenticare che "occhio per occhio rende il mondo cieco".<br />Il pensiero, però, non può non andare prima di tutto alle persone, morte e viventi, che hanno subito sulla loro pelle gli effetti di tali terrificanti azioni: direi le stesse cose, sarei altrettanto comprensivo, se mi fossi trovato al loro posto?<br /><br />Un abbraccioGianfranco C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4277148047794928010.post-40896055797389907522023-02-03T17:12:09.401+01:002023-02-03T17:12:09.401+01:00Carissimo Augusto, il tuo articolo mi tocca, mi fa...Carissimo Augusto, il tuo articolo mi tocca, mi fa pensare, mi commuove. Aggiungo un altro punto di vista, da cui intravedo da lontano le cose forse un po' diversamente - non in modo opposto al tuo, ma forse almeno parzialmente in un altro. Benché non mi venga facile (anzi, proprio il contrario, tant'è che il primo e il secondo ... e il centesimo impulso mi portano a non avere pietà per Matteo Messina Denaro in nessuna delle accezioni del termine "pietà", e quindi comprendo benissimo le parole di Mogavero), ho pietà (provo ad aver pietà, voglio aver pietà) per quest'uomo, per la vigliaccheria di molte sue azioni, per due motivi: perché molto probabilmente la proverei (la pietà, non la giustificazione) se lui fosse il padre o il fratello con cui fossi cresciuto e vissuto, e perché sono sinceramente convinto che il fatto che non ho commesso nessuna delle cose agghiaccianti commesse da lui dipenda dalla fortuna che mi è capitato di avere: dal mondo in cui sono nato, dagli incontri fatti, dall'educazione (in senso lato) avuta, dal corpo e dalla mente (volontà compresa) che mi si sono costituiti in un certo modo. Insomma, cosa mi fa escludere la possibilità che in diverse condizioni "io" non avrei sciolto un bambino nell'acido? Lo escludo solo a partire da quell'io che mi è capitato di diventare, con quel grado di consapevolezza, sia pur piccolo, che mi è accaduto di raggiungere... Spero sia chiaro che non sto parlando di determinismo ambientale; sto parlando della misteriosità con cui, credo, si diventa "io", cioè singolarità tempestosa o 'zefirea' frutto dell'"effetto butterfly" della vita,quell'io per cui non abbiamo né meriti né colpe, né da gloriarci né da condannarci (per quest'ultima cosa, dove sia opportuno, c'è la legge) ma solo da considerarci fortunati rallegrandocene o sfortunati avendo pietà di noi - e allo stesso modo, gli altri non abbiamo né da glorificarli né da condannarli, ma solo da rallegrarcene o averne pietà (che poi forse è quello che fai anche tu parlando di M.M.D. e auspicando che lui abbia pietà di se stesso+consapevolezza che lo porti a collaborare). Un abbraccio e sempre grazie.Andrea Cozzonoreply@blogger.com