domenica 17 marzo 2024

A PALERMO PROTESTA CONTRO UN FORUM MILITARISTA CAMUFFATO DA PACIFISTA

 Vertici militari italiani in collaborazione con Accademie militari occidentali hanno scelto Palermo per una gigantesca manifestazione promozionale delle carriere militari. Non sono mancate alcune furbizie in sede organizzativa: ad esempio si è inserita nel programma una celebrazione eucaristica dell'arcivescovo che, informato da alcuni di noi, ha preso pubblicamente le distanze dall'evento e annullato la propria partecipazione.

Qui di seguito un appello firmato, in poche ore, da centinaia di persone (singoli, coppie, associazioni, chiese): chi vuole può aggiungere, nello spazio dei commenti a questo post, la propria adesione.

Lettera aperta alla città di Palermo

A Palermo si terrà, dal 17 al 20 marzo 2024, la quarta edizione del “Forum Internazionale per la Pace, la Sicurezza e la Prosperità”. Destinatari dell’iniziativa sono le giovani generazioni ed in particolare le studentesse /gli studenti delle Scuole superiori, universitari, cadetti di accademie militari.

Come persone impegnate in città, per la Pace e nella formazione alla Nonviolenza, esprimiamo le nostre forti riserve sull’iniziativa in oggetto. L’iniziativa ha lo scopo – non celato – di sollecitare i giovani a iscriversi in Accademie e College per intraprendere la carriera militare (sul sito di https://psp-forum.org/about/ si legge, al primo punto, che il Forum “mira a collegare i nostri giovani con i valori e le istituzioni che hanno reso le nostre società pacifiche, sicure e prospere” – dando evidentemente per ovvio che le Forze militari siano istituzioni di tal genere).

Noi siamo convinti invece che la Pace non verrà mai dalle armi, che i giovani non vanno addestrati al loro uso, ma educati alla risoluzione nonviolenta dei conflitti, secondo una linea di studi ben radicata anche nella ricerca accademica (pensiamo, per esempio, all’ampia produzione teorica diventata diffuso impegno pratico nella mediazione dei conflitti anche internazionali da Johan Galtung, recentemente scomparso). La pace non si costruisce con gli eserciti. Spesso anche le "missioni militari di pace" sono risultate essere guerre camuffate,  e lo abbiamo visto più volte: Iraq , Afghanistan, Libia, Somalia.

Anche in considerazione dell’attuale contesto di crescenti conflitti in Europa e in Medioriente e delle parole di Papa Francesco sulla necessità della promozione della cultura di pace, noi abbiamo incrementato l’impegno in vari contesti per una formazione alla nonviolenza sulle strade di Gandhi, Lanza del Vasto, Aldo Capitini, Johan Galtung... Alcuni di noi sono impegnati per l’istituzione in Sicilia di un “Centro per la formazione alla nonviolenza”, una sorta di Scuola che cambi radicalmente paradigma e forme della risoluzione dei conflitti. Non è più tempo infatti di parate militari né di issa-bandiera. È  tempo semmai di issare bandiere della pace da tutte le parti . Se una ‘guerra’ l’umanità tutta è chiamata a fare oggi è la lotta al cambiamento climatico e alle sue funeste conseguenze per il nostro pianeta e i suoi abitanti.           

Ai nostri concittadini invitati alle quattro giornate del convegno, di chiara impronta militarista, suggeriamo di non partecipare o, qualora decidessero altrimenti, chiediamo di far presente, ai militari e agli esperti di guerra, che la nostra terra e la nostra città, al centro del Mediterraneo, hanno una vocazione e una storia millenaria di incontro, di accoglienza e di convivenza pacifica tra popoli diversi per culture e tradizioni religiose e che è in linea con tale vocazione che desideriamo, dalle istituzioni che ne hanno la competenza, di essere formati.  Per la gestione dei conflitti sta infatti crescendo nel mondo una nuova consapevolezza: che la difesa armata non è adeguata a garantire la pace; che è necessario costruire modalità di difesa non armata e nonviolenta già sperimentate efficacemente in varie parti del mondo; che l’Europa potrà dotarsi di Corpi Civili di Pace; che l’ordinamento italiano ha istituito il servizio civile come forma di servizio sostitutivo di quello militare; che la nostra Corte Costituzionale ha dichiarato che la difesa armata non è l’unica forma di difesa possibile e che pertanto è legittimo obiettare al sistema militare, addestrandosi  al contempo a forme nuove di difesa non armata e nonviolenta per le quali  chiediamo ad alta voce che lo Stato italiano favorisca contesti di formazione.

Ogni giorno sta crescendo nell’opinione pubblica l’idea che una terza guerra mondiale, anche con armi atomiche, non sia improbabile e che rientri nella rosa delle opzioni logiche e lecite: a questa tendenza folle e suicida opponiamo, con tutta la mitezza e la forza di cui siamo capaci, il nostro “no” più convinto.

 PRIMI FIRMATARI:

1. Enzo Sanfilippo e Maria Albanese (Comunità dell’Arca)

2. Andrea Cozzo (Università di Palermo)

3. Francesco Lo Cascio (presidente Consulta della pace – Palermo)

4. Maria D’Asaro, Adriana Saieva e Jan Mariscalco (Centro palermitano del Movimento Nonviolento)

5. Augusto Cavadi (Casa dell’equità e della bellezza di Palermo)

6. Don Cosimo Scordato (rettore della Chiesa di S. Giovanni Decollato all’Albergheria)

7. Don Franco Romano (presbitero cattolico)

8. Lucina Lanzara (compositrice e attivista per la Pace)

9. Maurizio Maria D’Amico (cantautore velista e attivista per la Pace)

10. Simonetta Genova (insegnante)

11. Lisa Caputo (attivista per i diritti umani)

12. Angela Trapani


HANNO SOTTOSCRITTO INOLTRE 


13. Raffaela Brignola (insegnante)

14. Alessandra Colonna Romano (insegnante)

15. Emilia Americo (docente in pensione)

16. Maria Di Naro (dirigente scolastico in pensione)

17. Maria Garbo (docente in pensione)

18. Maria Greco (docente in pensione)

19. Giuseppina Lo Giudice (dirigente scolastico in pensione)

20. Nadia Genova (docente in pensione)

21. Alina Bartolotta (docente in pensione)

22. Giusy Sena (formanda presso Centro palermitano Movimento Nonviolento)

23. Domenico Conoscenti (insegnante in pensione)

24. Gisella Modica (attivista femminista)

25. Giulio Campo (capo Agesci)

26. Rosalia Vilardi (funzionaria amministrativa)

27. Antonino Spitalieri (Associazione Comunità e Famiglie - Sicilia)

28. Toni Scardamaglia (Comunità “La zattera”, Laici Missionari Colombiani)

29. Dorotea Passantino (Comunità “La zattera”, Laici Missionari Colombiani)

30. Vito Migliore (insegnante)

31. Mariella Santangelo (insegnante)

32. Maria Ragonese (insegnante)

33. Elisabetta Drago (insegnante)

34. Francesco Di Giovanni (Associazione “Inventare insieme” – Centro “Tau”)

35. Daniela Lupo (insegnante)

36. Luciano Carone (insegnante)

37. Benedetto Savona (insegnante)

38. Caterina Cusenza (insegnante)

39. Laura Gennaro (insegnante)

40. Mauro Burgio (insegnante)

41. Ilaria Martinelli (insegnante)

42. Nadia Inzirillo (insegnante)

43. Rita Messineo (insegnante)

44. Stefania Macaluso (Associazione femminile “Le rose bianche”)

45. Daniele Cerrito (insegnante)

46. Luigi Sanfilippo (insegnante in pensione)

47. Daniela Dioguardi (UDIPalermo)

48. Rosa Spalatro (Associazione di cooperanti “Tulime”)

49. Mariella Marrone (dirigente Regione siciliana)

50. Roberta Brucoli (operatrice sanitaria)

51. Giancarlo Brucoli (pensionato)

52. Maria Teresa Sanfilippo (pensionata Regione siciliana)

53. Salvatore Raso (medico)

54. Giovanni Abbagnato (operatore sociale)

55. Roberta Pelliccetti (Associaizone “Tulime”)

56. Iosé Consiglio (insegnante)

57. Maria Assunta Papa (insegnante)

58. Alida Vanella (insegnante)

59. Anna Lisa Rizzo (insegnante)

60. Suor Antonella Orlando (insegnante in pensione)

61. Gandolfo Sausa (insegnante)

62. Giuseppina Salerno (insegnante)

63. Gregorio Porcaro (Caritas – Palermo)

64. Giuseppe Laudicella (medico)

65. Giuseppina Mazzola (medico)

66. Anna Alonzo (assistente sociale missionaria)

67. Maria Gabriella Armata (oncologa)

68. Antonella Celestino (Movimento dei Focolari)

69. Anna Puglisi (Centro siciliano di documentazione “G. Impastato”)

70. Umberto Santino (Centro siciliano di documentazione “G. Impastato”)

71. Valentina Chinnici (deputata Assemblea regionale siciliana)

72. Maria Antonietta Chibbaro (Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone”)

73. Salvatore Menna (responsabile regionale Sicilia “Noi siamo Chiesa”)

74. Emanuela Gallo (animatrice “Laudato si’ ”)

75. Rosa Maria Cigno (chirurgo, Movimento dei Focolari)

76. Alberto Mangano (consigliere Comune di Palermo)

77. Manfredi Sanfilippo (educatore, laureato in Scienze della pace)

78. Daniele Castiglia (biologo)

79. Roberto Zampardi

80. Cristina Pagnani (medico)

81. Massimo Messina (presidente APS “Parco del sole”)

82. Leonardo Insinna (medico psichiatra)

83. Claudia Costanzo (funzionaria dell’Università degli Studi di Palermo)

84. Giuseppe Paliaga (presidente dell’Associazione “Amici di 3 P”)

85. Rosaria Testa (docente del Liceo “G. Galilei”)

86. Viviana Caronia (assistente sociale)

87. Eliana Biamonte (psicologa pensionata)

88. Anna Staropoli (sociologa)

89. Michele Mulia (insegnante)

90. Stefania Ganci (insegnante)

91. Renata Colomba (docente liceo “Cannizzaro”)

92. Antonella Giubilaro (insegnante in pensione)

93. Ferdinando Trapani (architetto, docente universitario)

94. Marina Turco (giornalista)

95. Pietro Columba (professore universitario)

96. Marina Leopizzi (UDIPalermo)

97. Gemma Infurnari (UDIPalermo)

98. Mariella Pasinati (UDIPalermo)

99. Vanna Manunti (UDIPalermo)

100. Ida La Porta (UdiPalermo)

101. Mimma Grillo (UDIPalermo)

102. Giovanni Cincotta (pensionato)

103. Teresa Di Gregorio (psicologa)

104. Nino Vitelli (ambientalista)

105. Guido Meli (architetto)

106. Maria Gabriella Filippazzo (medico, consigliera CD di “LifeAndLife”)

107. Adele Sciacca (docente universitaria in pensione)

108. Enzo Sortino (medico)

109. Antonio Girgenti (assistente sociale, Movimento dei Focolari)

110. Valeria Viola (farmacista, Movimento dei Focolari)

111. Concetta Arcoleo (impiegata, Movimento dei Focolari)

112. Giuseppe Girgenti (assistente sociale, Movimento dei Focolari)

113. Lina Ramon (Movimento dei Focolari)

114. Anna Di Vita

115. Pippo Natale (Movimento dei Focolari)

116. Alessandro Turco (ingegnere e scrittore)

117. Domenico Calabrò (architetto)

118. Alia D’Anna (docente in pensione, vice-presidente de “Le rose bianche”)

119. Giovanna Minardi (docente Università di Palermo)

120. Mario Menna (libero professionista)

121. Angelo Accetta (ingegnere)

122. Giulia Menna (casalinga)

123. Rosa Montalbano (insegnante)

124. Giovanna Adelfio (pedagogista presso ASP)

125. Maria Concetta Pizzurro (UdiPalermo)

126. Diana Quiroga (UDIPalermo)

127. Anna Marrone (UDIPalermo)

128. Rita Calapso (programmista regista RAI)

129. Franco Di Maria (psicologo)

130. Rosalia Mantegna (pensionata)

131. Carla Mazzola (psicopedagogista, Movimento dei Focolari)

132. Gaetano Russo (ingegnere, Movimento dei Focolari)

133. Giselda Russo (Movimento dei Focolari)

134. Domenica Mongiovì (insegnante)

135. Alberto Giampino (esperto Terzo settore, Università di Palermo)

136. Rossella Bonomo (insegnante)

137. Natalia Rita La Scala (Associazione “Isola Felice”)

138. Giovanna Dolcemascolo (psichiatra)

139. Isabella Gonzales (docente)

140. Fabio Macaluso (agronomo)

141. Rosaria Moceo (casalinga)

142. Suor Fernanda Di Monte (giornalista)

143. Francesca Cosenza (Circolo “Laudato si’ ”)

144. Avia Giaccone

145. Concetta Nigrelli ( assistente sociale)

146. Angelo Traina (biologo)

147. Maddalena Giardina (UdiPalermo)

148. Benedetta Miracola (Associazione “Le rose bianche”)

149. Mimma Glorioso (Associazione “Le rose bianche”)

150. Caterina Sapienza (Associazione “Le rose bianche”)

151. Mariagloria Mercati (Associazione “Le rose bianche”)

152. Luciana Maimone (Associazione “Le rose bianche”)

153. Vita Giammarinaro (Associazione “Le rose bianche”)

154. Vita Margiotta (Associazione “Le rose bianche”)

155. Rosanna Cucchiara (Associazione “Le rose bianche”)

156. Cecilia Villanova (pensionata)

157. Alina Petruzzella (cittadina)

158. Daniela Gueci (pensionata)

159. Luigi Menna (insegnante, CIDI Palermo)

160. Emilia Tripoli (assistente sociale)

161. Renato Grosso (avvocato)

162. Amelia Giordano (Circolo “Laudato si’ ”)

163. Maricetta Inglima (Circolo “Laudato si’ ”)

164. Rosalia Tarantino (Circolo “Laudato si’ ”)

165. Milena Tudisco (Circolo “Laudato si’ ”)

166. Luciana Razete (Circolo “Laudato si’ ”)

167. Gaspare Solina (medico chirurgo in pensione)

168. Alessia Maso (cittadina)

169. Francesca Falconi (cittadina)

170. Rossella Reyes (impiegata)

171. Davide Reyes (agente di commercio)

172. Maria Furio (impiegata)

173. Massimiliano Reyes (impiegato)

174. Caterina La Spisa (insegnante)

175. Angelo Cantoni (agronomo)

176. Chiara Venturella (impiegata)

177. Agnese Venturella (libera professionista)

178. Marta Venturella (assistente alla comunicazione)

179. Anna Maria Albanese (pensionata)

180. Nicolò Furio (pensionato)

181. Concettina Bongiovanni (insegnante)

182. Riccardo Ulivieri (pensionato)

183. Alessio Parrino (educatore EDI)

184. Giando Maniscalco (pensionato Regione siciliana)

185. Patrizia Picciotto (pensionata Regione siciliana)

186. Elia Randazzo (coordinatrice “Area alternativa” CGIL Palermo)

187. Licia Masi (assistente sociale, volontaria Centro “Astalli”)

188. Davide Masi (medico)

189. Antonio Guerriero (pensionato)

190. Anna Migliore (pensionata)

191. Maria Basile (pensionata)

192. Donika Maxhuni (Comunità “Sant’Egidio”, Palermo)

193. Adriana Richichi (dirigente “Nido e Scuola dell’infanzia”, Palermo)

194. Antonella Ciaravella (segretaria studio dentistico)

195. Maria La Bianca (insegnante, assemblea “No guerra”)

196. Elvira Rosa (presidio palermitano “Donne per la pace”)

197. Letizia Paola (Associazione Crocerossine d’Italia – Lion’s Club)

198. Concetto Trifilò (segretario regionale “Cittadinanza attiva”)

199. Andrea Supporta (vice segretario “Cittadinanza attiva”)

200. Cristina Pecoraro (volontaria “Cittadinanza attiva”)

201. Francesca Filippone (Comunità dell’Arca)

202. Rocco Picciotto Maniscalco (cittadino)

203. Elena Magi (cittadina)

204. Maria Francaviglia (medico, Comunità dell’Arca)

205. Annibale Raineri (Comunità dell’Arca)

206. Pietro Sempreviva (Comunità dell’Arca)

207. Olga Ferrante (medico)

208. Cristina Veroni (Associazione “Le rose bianche”)

209. Sabrina Puglia (Associazione “Le rose bianche”)

210. Giovanna Lo Nigro (Associazione “Le rose bianche”)

211. Rosy Campodonico (Associazione “Le rose bianche”)

212. Ersilia Bottiglieri (Associazione “Le rose bianche”)

213. Sara Perniola (insegnante)

214. Giovanna Bongiorno (Fattoria sociale “Martina e Sara” – Segesta)

215. Mario Mulé (psichiatra e psicoterapeuta)

216. Giansalvo Pizzo (docente)

217. Gabriella D’Angelo (psicoterapeuta)

218. Roberto Gallo (attivista della Nonviolenza)

219. Daniela Musumeci (attivista “Pressenza”, “Com e Refugees Welcome”)

220. Lina Leotta (Circolo “Laudato si’ ”)

221. Dario Riccobono (“ Addio Pizzo”)

222. Pina Mandolfo (Udipalermo)

223. Agata Schiera (Udipalermo)

224. Rita Calabrese (Udipalermo)

225. Francesca Traina(Udipalermo)

226. Sabina Cannizzaro (pensionata)

227. Giovanna Scelsi (Udipalermo)

228. Giovanna Somma (insegnante)

229. Marta Clemente (insegnante filosofia e storia)

230. Manfredi Picciotto Maniscalco (cittadino)

231. Caterina Ferro (docente) 

232. Marcello Ampola  (pensionato)

233. Claudio Riolo (politologo, già docente Università di Palermo)

234. Vanna Bonomonte (ex-docente e volontaria dell’ASVOPE)

235. Daniele Palermo (docente universitario di storia)

236. Giuseppe Savagnone (filosofo e saggista)

237. Dino Paternostro (direttore “Città Nuove” di Corleone)

238. Crispino Di Girolamo (editore)

239. Maria Teresa Bentivegna (“Asvope”- Palermo)

240. Chiesa valdese di via Spezio (Palermo)

241. Anna Elisabetta Greco (pensionata)

242. Luigi Minafra (ricercatore CNR) 

243. Isabella Albanese (docente liceale)

244. Marco Pirrone (ricercatore di sociologia, Università di Palermo)

245. Tiziana Raia (pedagogista e psicologa)

246. Anna Di Cara (pensionata)

247. Antonella Palazzotto (avvocata)

248. Giovanni Farro (medico)

249. Concetta Conti (funzionaria pubblica amministrazione)

250. Serena Termini (giornalista)

251. Rosario Greco (insegnante di italiano e storia)

252. Marina Di Leo (traduttrice)

253. Crocifissa Pardi (psicologa in pensione)

254. Giovanni Battista Mura (medico)

255. Maria Teresa Mirone (insegnante Liceo Galilei)

256. Antonino Pellicane

257. Antonino D'Accardi 

258. Luigi Patti (A.SI.D.A. 12 Luglio)

259. Francesca Picciotto

260. Ludovico Di Martino

261. Giusi Spina (pensionata)

262. Roberta Pizzullo  (cittadina)

263. Angelo Cavaleri (pacifista)

264. Vincenzo Gargano (pensionato Arma CC)

265. Paola Parlato (insegnante ITI Volta)

266. Liliana Rositani (cittadina del mondo)

267. Finella Giordano (docente)

268. Ignazio Sottile (pensionato)

269. Pietro Spalla (avvocato)

270. Anna Maria De Filippi (docente)


ADERISCONO INOLTRE:

1.     1. Claudia Onufrio (cittadina)

2.     2. Leopoldo Cuscino (studente universitario lavoratore)

3.     3. Carmela Di Benedetto (docente di scuole secondarie superiori)

4.    Giuseppe Messineo (insegnante)

5.    Maria Marchesino (insegnante)

6.    Letizia Ficile (psicologa e psicoterapeuta)

7.    Rosita Pace (docente)

8.    Concetta Di Spigno (dirigente scolastico in quiescenza, Roma)

9.    Armando Sorrentino (ANPI Palermo)

10.Emilia Ferruzza (psicoterapeuta, già docente università di Padova)

11.Renata Di Piazza (insegnante in pensione)

12.Giuliana Mineo (Ass. “Le rose bianche”)

13.Maria Comparetto (Ass. “Le rose bianche”)

14.Marcella Cosentino (Ass. “Le rose bianche”)

15.Rosaria Montalto (Ass. “Le rose bianche”)

16.Associazione per la pace e la nonviolenza “Servas” – Sicilia

17.Giusy Vacca

18.Virginia Dessy (Assemblea “No guerra”)

19.Salvo Li Castri (Segreteria provinciale “Anpi” – Palermo)

20.Marianna Patti (docente)

21.Margherita Oliveri

22.Luigi Varsalona (docente di storia e filosofia in quiescenza)

23.Edoardo Dotto (docente universitario)

24.Emilia Wanderlingh (docente)

25.Vittoria Cozzo (insegnante)

26.     Elena Mignosi (docente universitaria di pedagogia)

27.     Francesca Cozzo (pensionata)

28.     Giovanni Cozzo (impiegato)

Inoltre:

1.     Elio Rindone (filosofo e saggista)

2. Riccardo Maria Giacalone (impiegato presso AOOR Villa Sofia Cervello)

3.Cinzia Bonaccorso (soprano lirico)

4. Enzalba Elia (medico)

5. Antonio Insinga (Istituto buddista italiano Soka Gakkai)

6. Marilena Sanfilippo (ANPI)

***

Si può continuare ad aderire, scrivendo nome, cognome e titolo professionale o di appartenenza associativa, come commento a questo post.

venerdì 15 marzo 2024

IL VICERE' DOMENICO CARACCIOLO CONTRO I PRIVILEGI DELL'ARISTOCRAZIA SICILIANA

“Gattopardo”

Edizione Sicilia

Dicembre 2023


INGIUSTIZIA SOCIALE E DEGRADO COMPLESSIVO

Domenico Caracciolo , dal 1781 al 1785, viene “sbalzato da Parigi a Palermo” come viceré del re di Napoli. Non è felice di essere stato “relegato sur le arides bords de la sauvage Sicile”, ma – come tutti gli animi davvero nobili – preferisce agire anziché lamentarsi. Cerca innanzitutto di “meditare ed osservare lo stato del paese”: “la Sicilia è male organizzata, essendovi due sole classi d'abitanti, signori e pezzenti, vale a dire oppressori e oppressi” con l'aggravante che magistrati e avvocati “sono gl'istromenti dell'oppressione”. Come se ciò non bastasse, l'isola è al centro di pericolose manovre politiche internazionali: “li signori Russi “ - scrive nel 1783, non nel 2023 ! - “ vanno troppo imparando la strada del Mediterraneo, niuno di noi va girando per il Baltico, bisogna che ciascuno resti a casa sua”.

Se “il male è grande, il vizio è profondo e l'ammalato estremamente indocile”, il medico deve intervenire con determinazione: “è possibile di guarire piaghe vecchie di due secoli senza dolore, senza gridi, senza alcuna difficoltà?” . In una terra in cui “sono 12 baroni 12 tiranni”, la sua strategia è “attaccare il vizio radicale che produce la miseria del popolo; vale a dire l'ingiusta e tirannica distribuzione del tributo...”.

Già: sino a quando la leva fiscale funzionerà benissimo sui redditi da lavoro, ma non altrettanto sulle varie rendite parassitarie, lo Stato non sarà in grado di provvedere al benessere comune. L’aristocratico Caracciolo, circa settant'anni prima del Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels, non esita ad accusare il ceto dirigente: “viddi subito che la depressione, miseria e schiavitù del popolo era la vera unica sola ragione della decadenza di questo bel regno”. Egli lo vidde subito. Altri, duecentocinquanta anni dopo, ancora stentiamo.

 

Augusto Cavadi

www.augustocavadi.com


mercoledì 13 marzo 2024

I GIOVANI E LA LEGALITA' DEMOCRATICA IN TEMPO DI PANDEMIA

 

E’ ormai dal 1982 che il Centro di studi ed iniziative culturali “Pio La Torre” di Palermo  opera, a livello locale e nazionale, in memoria del coraggioso uomo politico assassinato dalla mafia, per la formazione di una coscienza civica democratica e antimafiosa. Tra i più recenti frutti di tale impegno politico-pedagogico, svolto  con intelligenza e tenacia, si trova il libro, curato da Antonio La Spina e Giovanni Frazzica, Giovani e legalità in tempo di pandemia, edito (fuori commercio) dal medesimo benemerito Centro. In esso – come spiega in Premessa il presidente onorario Vito Lo Monaco – i vari autori analizzano “le risposte degli studenti delle scuole italiane secondarie di secondo grado i quali hanno partecipato per via telematica nel mese di febbraio 2021, in piena pandemia, all’indagine sulla loro percezione del fenomeno mafioso” (p. 7) e su altri argomenti riguardanti etica e legalità.

Nel primo capitolo Alessandra Catania Contino esamina La comprensione della violenza, tra il virtuale e il reale, con particolare attenzione alla violenza contro le donne che “trova nell’uso della violenza virtuale un ulteriore canale di espressione” (p. 33). L’autrice nota che, in considerazione della scarsa efficacia dei messaggi istituzionali, potrebbero risultare più efficaci “modalità più informali come, ad esempio, attraverso elementi di peer education – l’educazione tra pari – che possono a questo scopo dimostrarsi mezzo di elezione per il contrasto al fenomeno della violenza fra i giovani” (p. 34).  Su questa tematica verte anche l’ampia e documentata trattazione, nel quarto capitolo, Bullismo, cyberbullismo e sicurezza in rete, di Melania Federico, da cui si evince, tra l’altro, che “le violenze più frequenti per i giovani sono quella fisica e psicologica. Molti di loro, in tempi di lockdown e di restrizioni varie dettate dalla pandemia in atto, temono altresì quella espressa attraverso il web e i social network che sono divenuti, per contingenza, i luoghi di incontri e di relazioni” (p. 83).

La pervasività della violenza può essere contrastata, oltre che da magistratura e forze dell’ordine,  da politici e sindacalisti? La risposta che si evince dalle analisi del secondo capitolo, Spazi di fiducia, spazi di potere, a firma di Salvatore Di Piazza, è negativa. E preoccupante, dal momento che tale esiguità di fiducia può fare spazio a “sostituti deviati di rappresentanza” come le stesse “organizzazioni mafiose” (p. 50). A proposito delle quali molti studenti (nelle risposte al questionario) si sono mostrati “consapevoli della relazione tra politiche restrittive in materia di immigrazione e nuove opportunità di business per i gruppi criminali, dal momento che chi ha un progetto migratorio continuerà a coltivare il sogno di una vita migliore in una terra diversa da quella in cui è nato e cercherà altre vie, anche quelle offerte dalle organizzazioni criminali, per ottenerlo” (così a p. 67 dell’interessante contributo di Alida Federico su Mafie e migrazioni al tempo della pandemia).


PER COMPLETARE LA LETTURA; CLICCA QUI:

https://www.zerozeronews.it/giovani-e-legalita-al-tempo-della-pandemia/


martedì 12 marzo 2024

Daisaku Ikeda , il Martin Luther King giapponese


Ho appreso solo in questi giorni che il 15 novembre 2023 è deceduto a Tokio, all’età di 95 anni, Daisaku Ikeda. Ignoravo questo nome sino a quando, poche settimane fa, un amico caro mi ha regalato il volume di Lawrence Edward Carter, Il maestro buddista di un pastore battista. Come il mio viaggio interreligioso con Daisaku Ikeda mi ha reso un cristiano migliore, Esperia Edizioni, Milano 2020.  In esso l’autore ricostruisce una genealogia giapponese: Nichiren Daishonin (1222-1282) è stato un illustre maestro buddista i cui insegnamenti sono stati ripresi e rilanciati nel XX secolo da Tsunesaburo Makiguchi (1871 – 1944); quest’ultimo, deceduto in carcere perché contrario al culto obbligatorio verso la persona ‘divina’ dell’Imperatore, ha avuto come discepolo e prosecutore Josei Toda (1900 – 1958) che è considerato l’architetto del progetto filosofico-spirituale-educativo noto come Soka Gakkai. Il testimone passò, infine, a Daisaku Ikeda che ha dedicato la lunga e feconda esistenza alla diffusione di questa versione ‘laica’ del buddismo in tutto il mondo, costruendo “un sistema scolastico che va dall’asilo alle scuole superiori in Giappone, asili a Singapore, Hong Kong, Malesia e Corea del Sud, un asilo e una scuola elementare in Brasile e due università, una in Giappone e l’altra in America. Tutte queste istituzioni scolastiche si fondano su una pedagogia della pace che cerca di ispirare gli studenti a un’etica di dedizione e realizzazione, basata non sulla competizione, ma sulla cooperazione” (p. 153). La libertà intellettuale e spirituale con cui ha rielaborato la tradizione millenaria buddista gli ha provocato critiche e scomuniche da parte di potenti esponenti del ‘clero’ buddista ortodosso.

Carter, da pastore della Chiesa battista e Decano della Cappella internazionale “Martin Luther King” di Atlanta (USA),  incontra, agli inizi del Millennio attuale, Ikeda e la Soka Gakkai in una fase di sconforto. L’invito a perseguire non “una ‘pace passiva’ – l’assenza di guerre – ma la trasformazione radicale delle strutture sociali che minacciano la dignità umana” (p. 187), già udito dalla viva voce di Martin Luther King, gli risuona come nuovo: il pensatore giapponese e il suo movimento gli danno “le ali di una rinnovata speranza che la pace, anche in quest’epoca sempre più caotica, terrificante, violenta e assetata di guerra, sia un obiettivo a cui vale la pena aspirare” (p. 176). Essi risvegliano in lui la convinzione , condivisa da tutti i giganti della storia, che, “al fine di trovare il filo conduttore profondo che ci unisce aldi là di tutti i confini”, bisogna superare  “i limiti di etnia, nazionalità, religione, lingua, genere e cultura” sino ad “attingere a un fiume sotterraneo di saggezza che scorre sotto tutte queste stratificazioni storico-culturali” (p. 104).

PER CONCLUDERE LA LETTURA E VEDERE LE FOTO, UN CLICK QUA:

https://www.zerozeronews.it/la-filosofia-pacifista-del-grande-maestro-buddista-daisaku-ikeda/


lunedì 11 marzo 2024

IL CONVEGNO NAZIONALE DEL "MOVIMENTO NONVIOLENTO": UNA BREVE SINTESI


“Adista/Notizie” 9.3.2024

Obiezione alla guerra, priorità della nonviolenza

secondo il Movimento Nonviolento italiano a congresso a Roma

“Obiezione alla guerra, oggi! Priorità della nonviolenza”: questo il titolo del XXVII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento svoltosi a Roma nei giorni 23 – 25 febbraio 2024 (a sei anni dall’edizione precedente). Più di un centinaio di persone, provenienti da tutta Italia (Sardegna e Sicilia), hanno partecipato ai lavori mandati in onda da “Radio radicale” (nei cui archivi resterà la registrazione completa) con un visibile senso di sollievo dopo gli anni difficili dei collegamenti su piattaforma a causa della pandemia.

La prima sessione (nella stessa giornata in cui la Polizia di Stato manganellava gli studenti a Pisa, a cui i convegnisti hanno espresso unanime solidarietà) è stata caratterizzata da un incontro “Verso un’Europa democratica, ecologica, nonviolenta” (con Daniele Taurino, Giorgia Sorrentino, Francesco Vignarca, Maria Rodriguez Alcazar) introdotto e moderato da Massimiliano Pilati, e da un talk show con Mauro Biani e di nuovo (in quanto autore del libro Disarmo nucleare) Francesco Vignarca.

La seconda sessione (nella mattinata di sabato) ha visto, dopo gli interventi di varie associazioni della Rete “Pace e disarmo” e la relazione del presidente Mao Valpiana, la illustrazione della “Campagna di Obiezione alla guerra” e la testimonianza dell’obiettrice di coscienza bielo-russa Olga Karatch (che proprio il giorno precedente aveva ricevuto alla Camera dei Deputati il premio Langer 2023). Da lei un accorato e toccante appello a smascherare la contraddizione fra i proclami dei politici sulla necessità della pace e le loro decisioni effettive in direzione opposta. La terza sessione, dopo la pausa pranzo, è stata inaugurata da una festa per i 60 anni della rivista “Azione nonviolenta” nel corso della quale si è realizzato il passaggio di consegne fra l’attuale direttore, Mao Valpiana, e il nuovo, Daniele Taurino. Hanno fatto seguito gli interventi liberi dei partecipanti, anche a nome dei centri territoriali sparsi per il Paese. Si sono intrecciate varie narrazioni, suscitando alternativamente sentimenti di tristezza e di speranza, ma non sono mancate le proposte per il futuro: tra le quali che si faccia pressione dal basso affinché l’Europa si doti di una Costituzione vera e propria; che in essa venga inserito un articolo sul ripudio della guerra (come l’undicesimo della nostra Costituzione) e sulla gestione statale di corpi civili di difesa nonviolenta. Come era inevitabile si è fatto cenno alla proposta di una lista proposta da Raniero La Valle e Michele Santoro che, a giudizio di qualche intervenuto, dovrebbe non tanto togliere voti “a sinistra” quanto convincere ad andare a votare quanti non riconoscono in nessun’altra lista le istanze né del pacifismo né della nonviolenza.

La domenica mattina, infine, una parte dei convegnisti si è ritrovata in piazza San Pietro come segno di solidarietà per l’azione pedagogico-politica di papa Francesco a favore della pace immediata e duratura.  E a sottolineatura del progresso culturale del mondo cattolico da quando il fondatore del Movimento Nonviolento, Aldo Capitini, lamentava che il Concilio Vaticano II non avesse assunto come proprio il tema della nonviolenza.

Significativo di un’analoga trasformazione, infine, un dettaglio logistico: il congresso è stato ospitato da un locale della CGIL a conferma del passaggio da una stagione di distanza e di contrasto fra il sindacato e il movimento pacifista e nonviolento all’attuale stagione di convergenza ideale e operativa.

Augusto Cavadi

www.augustocavadi.com