Al Comitato
Scientifico dell’Istituto della
Enciclopedia Italiana
Al Comitato Scientifico dell’Accademia della Crusca
La parola
nonviolenza
Consultando il sito dell’Enciclopedia Treccani, ci siamo accorti dell’assenza della parola nonviolenza nel vostro
dizionario enciclopedico e nel vostro vocabolario della lingua italiana. Una
ricerca più approfondita consente di trovare una breve voce nella sezione dell’enciclopedia
on line: http://www.treccani.it/enciclopedia/non-violenza/ nella dizione errata, cioè separando i
termini non e violenza.
Purtroppo, a seguito di questo ci siamo anche resi conto che la parola,
oltretutto scritta sempre nell’ormai superata lezione non violenza, è assente o merita una minuscola citazione anche in
altre meritorie opere enciclopediche in italiano; eccezioni fanno, a nostra
conoscenza, il Dizionario di Politica
di Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Gianfranco Pasquino. UTET, Torino, 1976, l’enciclopedia auto-costruita
Wikipedia, dove, pur con alcuni errori, si può leggere una voce importante (https://it.wikipedia.org/wiki/Nonviolenza) e nell’Enciclopedia Umanista (http://it.humanipedia.org/index.php/Nonviolenza) enciclopedia promossa da chi esplicitamente
si riferisce alla nonviolenza.
Vorremmo sottolineare che nella letteratura odierna, nel linguaggio
giornalistico e nei contesti politici e sociali che si rifanno agli ideali
nonviolenti è invalso l’uso della parola scritta tutta unita. Questo fatto
sottolinea il carattere positivo e propositivo della nonviolenza; non si tratta
infatti del semplice rifiuto della violenza ma anche della ricerca di una nuova
soluzione sia tramite una metodologia d’azione che uno stile di vita. Questa
proposta è rintracciabile in generale nella letteratura italiana e, da tempo,
nella letteratura del Movimento Nonviolento e in particolare negli scritti del
suo fondatore, Aldo Capitini, docente di pedagogia all'Università di Cagliari e
Perugia, che scrisse: “In questi ultimi tempi si è cominciato a scrivere nonviolenza
in una sola parola, sicché si è attenuato il significato negativo che c'era
nello scrivere non staccato da violenza, per cui qualcuno poteva domandare :
‘va bene, togliamo la violenza, ma non c'è altro?’ Se si scrive in una sola
parola, si prepara l'interpretazione della nonviolenza come di qualche cosa di
organico, e dunque, come vedremo, di positivo ( A. Capitini, Le Tecniche della Nonviolenza, Milano,
Feltrinelli, 1967, p. 9).
La diffusione del termine nonviolenza
si è imposta per distinguere una teoria e una prassi che, pur avendo
addentellati con il pacifismo, se ne distingue rimarcando una differenza sostanziale: la nonviolenza non è il semplice rifiuto della
guerra, ma è una pace positiva, costruttiva.
Ci pare che la proposta di cui ci facciamo portatori vada oltre la pur
necessaria esigenza di aggiornamento linguistico. In
particolare in questo momento storico concitato e preoccupante, crediamo che il
ruolo della cultura e delle istituzioni che la sostengono sia infatti quello
di promuovere con forza nuove soluzioni che partano appunto dal rifiuto di ogni
forma di violenza (fisica, economica, razziale, discriminatoria, psicologica,
sessuale) per costruire nuovi paradigmi etici. In questo la corretta
definizione di una parola, il suo sviluppo culturale e la sua diffusione in
tutti gli ambiti con particolare attenzione a quello educativo, ci sembrano della
massima importanza.
L'affermazione dell’uso di tale parola nella Lingua Italiana è comprovata
da numerosi fatti tra i quali segnaliamo:
- La pubblicazione ininterrotta dal 1964
della rivista “Azione Nonviolenta” e di una moltitudine di volumi,
pubblicati in lingua italiana, in cui il termine nonviolenza e i suoi derivati compaiono sia nel titolo sia nel
corpo dei testi.
- L’uso della parola (accettato e inserito
dopo lunga discussione parlamentare) nel
testo di legge sull'obiezione di coscienza, Legge 8 luglio 1998 n. 230:
"Nuove norme in materia di obiezione di coscienza" (Guri n. 163
del 15 luglio 1998) che all'art. 8 comma asserisce: e) predisporre,
d'intesa con il Dipartimento per il coordinamento della protezione civile,
forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e
nonviolenta.
- Infine il fatto che la parola è stata recepita
nella dizione di un insegnamento ufficiale
di un Ateneo italiano: Teoria e
prassi della nonviolenza, tenuto presso
il Corso di Laurea di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, attivo
dall'anno accademico 2002/03 al 2013/14.
I sottoscritti, studiosi e praticanti di questa idea, sentimento e forma
d’azione, pur di diversa formazione religiosa e politica, convergono nel
chiedere alla Vostra Prestigiosa Istituzione uno sforzo di aggiornamento e si
offrono come estensori e revisori, in forma assolutamente gratuita, di nuove
versioni dei lemmi corrispondenti; propongono inoltre, in collaborazione con le
principali istituzioni impegnate nella diffusione della lingua italiana, che
l’Istituto perori opportune iniziative scientifiche nel senso della promozione
della parola nonviolenza e della sua
corrispondente diffusione.
Un cordiale saluto
Anna Alonzo
Assistente Sociale Missionaria, Palermo, Consigliera
Nazionale del MIR, Movimento Internazionale della Riconciliazione
Rocco Altieri
direttore dei Quaderni
Satyagraha, già docente di Teoria e prassi della nonviolenza nel corso di
laurea in Scienze per la Pace dell'Università di Pisa
Angelo Baracca
Saggista antinucleare, già
professore di Fisica presso l'Università di Firenze
Elena Bernasconi-Tabellini
Docente di Comunicazione Nonviolenta certificata dal Centro
Internazionale di Comunicazione Nonviolenta (CNV)
Fra'
Paolo (Marino Boldrini)
Frati
Minori Rinnovati, Missionario in Tanzania, Coordinatore Commissione Giustizia e
Pace Diocesi di Iringa
Francesca Borgia
Artista, Messina
Giorgio
Buggiani
Educatore,
Punto Pace Pax Christi, Catania
Alberto Cacopardo
docente di Antropologia
all'Università di Firenze
Gabriella Maria Calderaro
studiosa del pensiero nonviolento,
autrice del libro Sarvodaya: un'economia
a servizio di tutti. Responsabile delle relazioni internazionali e
coordinatrice del progetto UNESCO per il Centro Internazionale Mahatma Gandhi di
Monteleone di Puglia (FG)
Elena Camino
Centro Sereno Regis, presidente del Gruppo ASSEFA Torino
Augusto
Cavadi
Presidente
della Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone” di Palermo
Patrizia Cellini
Bibliotecaria presso la
BibliotecaNova di Firenze
Cristiano Chiesa-Bini
Ideatore del Premio Nazionale
della Nonviolenza
Annabella Coiro
Centro di Nonviolenza Attiva e
promotore del Tavolo cittadino di Educazione alla Nonviolenza di Milano
Vito Correddu
Presidente del Centro di Studi
Umanisti "Salvatore Puledda"
Marinella Correggia
Ecoattivista e pacifista
Andrea Cozzo
Docente universitario, Università di Palermo, autore
di libri e articoli scientifici sulla nonviolenza nel mondo odierno e nel mondo
antico
Paolo D’Arpini
Coordinatore della Rete Bioregionale
Italiana e del Comitato Per la Spiritualità Laica
Maria
D'Asaro
Insegnante,
Blogger, Collaboratrice del settimanale "Centonove" e del giornale
telematico "Nonviolenza in cammino"
Franco Dinelli
Coordinatore Area Centro Italia Pax Christi, membro di 'International
Board' di Pax Christi International
Angela Dogliotti Marasso
presidente del Centro Studi Sereno
Regis di Torino
Aristide Donadio
Psicosociologo, membro redazione “Quaderni Satyagraha”, membro comitato
tecnico “Centro Peter Benenson” Amnesty International-Sicilia; membro direttivo
Campano Associazione Antigone e Osservatorio Campano sulle istituzioni totali;
docente di Scienze Umane nei licei statali
Davide Facheris
Formatore di Comunicazione Nonviolenta di Marshall Rosenberg
Maria Pia Favaretto
Docente Università IUSVE (Istituto Universitario Salesiano di Venezia)
Gabriella Falcicchio
Amica e studiosa della
nonviolenza, Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", Movimento
Nonviolento
Stefania Galardi
Equipe di coordinamento Mondiale
de La Comunità per lo Sviluppo Umano
Maria Giovanna Farina
Filosofa e scrittrice
Gloria Germani
Ecofilosofa e scrittrice
Francuccio Gesualdi
Coordinatore Centro Nuovo Modello
di Sviluppo
Giampiero Girardi
Direttore dell'Ufficio Servizio civile della Provincia
autonoma di Trento
Carlo Gubitosa
Scrittore e saggista, fondatore
delle edizioni no-profit "Altrinformazione", ex portavoce
dell'associazione PeaceLink e già membro del settore nazionale
"Pace-Nonviolenza-Solidarieta'" dell'Agesci
Renato Kizito Sesana
Missionario comboniano e
fondatore delle comunità Koinonia in Kenya, Sudan e Zambia
Alberto L’Abate
Già docente di Sociologia per la
Pace e Metodologia di Ricerca per la Pace all'Università di Firenze, e docente
di Metodologia della Ricerca per la Pace per l'Università internazionale, on
line, Transcend, per la teoria e la pratica della pace
Diego Ettore Liberati
Research Director, Science &
Technology Foresight, National Research Council of Italy
Antonio Lombardi
Pedagogista e mediatore dei
conflitti, autore di articoli e monografie sulla nonviolenza e la difesa
popolare nonviolenta
Dario Lo Scalzo
Giornalista, scrittore e
videomaker. Attualmente fa parte della redazione italiana di Pressenza
Romano Màdera
Professore ordinario di Filosofia
morale e di pratiche filosofiche, Università degli Studi di Milano Bicocca
Maria
Antonietta Malleo
Storica
dell’arte, rappresentante dell’International Fellowship of Reconciliation
all’UNESCO
Alessandro Marescotti
Presidente
di PeaceLink
Giuliana
Mastropasqua
Educatrice
Istituto Penale Minorenni di Catania, Consigliera Nazionale Pax Christi
Antonio Mazzeo
Giornalista antimilitarista e
peace researcher
Giuliana Mieli
Psicoterapeuta
Rosanna Miccoli
Presidente dell'Associazione
Claudio Miccoli per la diffusione di una cultura nonviolenta e ambientalista
Barbara Musso
Avvocato negoziatore e mediatore
Riccardo Petrella
Professore emerito
dell'Università Cattolica di Lovanio, dal 1978 al 1994 direttore del programma
FAST (Forecasting and Asssessment in Science and Technology) presso la
Commissione Europea
Enrico Peyretti
Saggista, collaboratore del
Centro Studi Sereno Regis, Torino
Vincenzo Pezzino
Medico, Università di Catania, Punto Pace Pax Christi
Catania
Martina Pignatti Morano
Presidente dell'associazione Un
ponte per..., referente del Tavolo Interventi Civili di Pace e membro del
Comitato di monitoraggio e valutazione della Sperimentazione dei Corpi Civili
di Pace, presso il Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile
Massimo Pittella
Consulente e formatore
indipendente in Comunicazione Nonviolenta secondo l'approccio di M. Rosenberg e
facilitatore del dialogo bohmiano
Giuliano Pontara
Docente emerito, Stockholm
University, Svezia
Pasquale Pugliese
Segretario nazionale del Movimento Nonviolento e
redattore della rivista "Azione nonviolenta"
Raffaello Saffioti
Socio del Centro Gandhi e già
docente di Scienze Umane negli istituti di istruzione secondaria di secondo
grado
Vincenzo Sanfilippo
Sociologo,
Comunità dell'Arca di Lanza del Vasto, membro della redazione della rivista
''Quaderni Satyagraha'', curatore e autori di diversi saggi sul tema
“Nonviolenza e mafia per il superamento del sistema mafioso”
Giovanni Sarubbi
Direttore Il Dialogo
Cosimo
Scordato
Docente
di Teologia sacramentaria e di Ecclesiologia alla Facoltà Teologica di Sicilia
Peppe Sini
Direttore
del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
Gaetano (Tati)
Sgarlata
Psichiatra, Siracusa, Animatore del Gruppo di
Animazione missionaria Ad gentes
Gianni Sorte
Formatore indipendente in Comunicazione Nonviolenta
secondo l'approccio di M. Rosenberg
Roberto Tecchio
Fondatore e membro del comitato scientifico del Centro
Studi Difesa Civile, Focusing trainer certificato da The International Focusing
Insitute ed esperto di metodologia del consenso e gestione nonviolenta dei
conflitti
Olivier Turquet
Centro di Studi Umanisti “Ti con
Zero”, direttore editoriale di Multimage, coordinatore di Pressenza, agenzia
stampa per la pace e la nonviolenza
Laura Tussi
Giornalista e scrittrice
Mao (Massimo) Valpiana
Direttore di Azione nonviolenta e
Presidente del Movimento Nonviolento
Tiziana Volta Cormio
Equipe Coordinamento Mondiale di Mondo senza Guerre e senza Violenza
Alex Zanotelli
Missionario comboniano