domenica 22 marzo 2009

In memoria della zia Peppa, sorella di papà mio


Martedì 8 dicembre 2008
“Repubblica - Palermo”

In memoria di mia zia
Giuseppina Cavadi

Ha trascorso la sua lunga esistenza facendo la spola fra Mezzojuso, il paese di origini greco-albanesi dove è nata, e Palermo. Nel capoluogo è arrivata da ragazza per “far da mamma” ai numerosi fratelli che vi si trasferirono per ragioni di studio e di lavoro; poi, vi è ritornata da sposata, dedicandosi con pari impegno al marito, alla figlia, al genero e alle nipoti. La sua dedizione altruistica l’ha distolta da studi regolari, ma tutti quelli che l’hanno frequentata sono rimasti colpiti dall’intreccio raro di una vivida intelligenza con una straordinaria apertura di cuore. Effetto ed espressione di queste doti è stata la sua capacità di rapportarsi con costanti serenità, saggezza, comunicativa e umorismo. Sino alle ultime ore in ospedale, dove si è spenta a 88 anni, non ha smesso di sdrammatizzare la propria situazione e di interagire cordialmente con gli altri pazienti ricoverati (raccontando soprattutto i segreti della sua prelibata cucina tradizionale).

domenica 15 marzo 2009

INSULARITA’ E PSICOLOGIA


Repubblica - Palermo 15.3.09

IL MARE DI LO VERSO CHE ESPLORA LA MENTE

Palermo partorisce, insieme a tante cose che meriterebbero di essere dimenticate, anche cose che meriterebbero d’essere conosciute. Di solito, però, avviene esattamente l’opposto e cosÏ la nostra città deve la sua fama ad una serie di dati per cui sarebbe preferibile l’anonimato.
Un libro recente - in cui l’autore racconta due passioni centrali della sua vita: il mare e la psicoterapia - offre il destro per far conoscere ad un pubblico ampio un orientamento analitico che da anni è ormai entrato nella storia della psicologia contemporanea. Girolamo Lo Verso, infatti, in Dentro il mare il mare dentro (Magenes, Milano 2008) mette in relazione il suo appassionato radicamento in un’isola mediterranea con la pratica del modello “gruppoanalitico soggettuale” che non per caso ha visto la luce proprio in Sicilia. Ma vediamo di capire meglio l’intreccio.

L’autore è un amante del mare, del nuoto subacqueo, della pesca. Per decenni lo attraversa, lo scandaglia, ne immagazzina le immagini nella memoria, gli odori nelle narici, la salsedine nella pelle: da Omero a Stefano d’Arrigo, decine di poeti gli prestano binocoli per leggerlo in profondità. Trascinato da una tradizione plurimillenaria, egli prova a raccontare personaggi incontrati, angoli scoperti, avventure vissute in una sorta di unica, estesa dichiarazione d’amore. Come scrive nell’efficace prefazione Paolo Orsina, l’esperienza della navigazione è “mare sopra e mare sotto. Sopra, in barca, non campi, le pentole corrono, i bicchieri si rovesciano; sotto stai fermo, tranquillo. Sopra, pesi tutti i tuoi chili; sotto, sei una piuma che volteggia, a tuo piacere. Girolamo Lo Verso ‘va sotto’. E, con questo libro, ‘dentro’ “. Ma andare - o, per lo meno , tentare di andare - sotto la superficie dei nostri sentimenti, per scavare dentro le pieghe del nostro animo, non è uno degli intenti della psicologia (in generale) e delle psicoterapie (in particolare)? La metafora freudiana dell’analista “archeologo che condivide la discesa agli inferi” puÚ essere agevolmente interscambiata, dunque, con l’immagine del “navigatore dei tempi antichi”, o del moderno istruttore di subacquei che accompagna i clienti nell’ardua immersione verso le profondità marine.
Ma c’è di più. Lo Verso è il caposcuola siciliano di quel particolare modello d’interpretazione del soggetto - e di conseguente pratica terapeutica - noto come “gruppo-analisi”. Detto in parole semplici, egli condivide l’idea che nella formazione della personalità individuale intervenga un coacervo di fattori biologici, sociologici, storici, culturali: e che questo fascio di condizionamenti sia “attraversato dalla relazionalità“. Che, insomma, nessuno Ë quello che è se non in quanto, dal primo momento del concepimento, in relazione con una certa società e, in essa, con una certa famiglia. Ognuno di noi, si potrebbe sintetizzare, è un piccolo “mediterraneo”: un ‘mare di mezzo’ dove si incrociano, non senza conflitti, istanze diverse e talora opposte.
Da qui l’idea di agire terapeuticamente in chiave sociale: sia nel senso di mirare a liberare il soggetto sofferente da vincoli familiari irrisolti sia nel senso di perseguire questo obiettivo in un assetto di gruppo. In questo assetto gruppale le metafore marinaresche si fanno ancora più articolate: “come l’antico esploratore, il terapeuta non possiede mappe dettagliate che gli dicano, prima di andarlo a scoprire, come è fatto quello specifico territorio, ma possiede un setting, una formazione, un metodo, dei quadri di riferimento teorici, le conoscenze generali sull’uomo. Ha conoscenza della psicopatologia e degli strumenti di viaggio, un’adeguata esperienza fatta nel proprio percorso (analisi personale, supervisioni, studio scientifico, esperienza del lavoro e del vivere) che gli consente di progettare la navigazione e di fare via via il punto”.
Chi ha familiarità con l’acqua, con le nostre coste suggestive, con i nostri fondali fiabeschi sarà senz’altro facilitato nell’intuire il “confronto metaforico tra il Mediterraneo ‘ponte tra culture’ e la Gruppoanalisi ‘ponte per la psiche”: gli altri, i figli della terra, eredi di tradizioni montanare o contadine, troveranno un supporto compensativo sfogliando le luminose, coloritissime tavole disegnate da Maurilio Catalano.

martedì 3 marzo 2009

Breve corso di formazione etico-politica al Ciss


La Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone,
d’intesa con
l’Ufficio di Esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia
e con il supporto organizzativo della
ong Ciss (Cooperazione internazionale Sud - Sud)
organizza un breve ciclo di

Seminari di formazione
alla
cittadinanza consapevole e responsabile

Venerdì 13 marzo
(17,15 - 19,15)
Cosa posso fare io per la politica?
(Francesco Palazzo)

Giovedì 19 marzo
(ore 17,15 – 19,15)
I molteplici conflitti della vita di ogni giorno:vanno evitati o gestiti?
(Andrea Cozzo)

Giovedì 26 marzo
(ore 17,15 – 19,15)
La mafia: un’associazione benefica o una zavorra per la società?
(Francesco Palazzo)

Giovedì 2 aprile
(ore 17,00 – 20,00)
Proiezione e commento di un film
(Augusto Cavadi e Francesco Palazzo)

* L’iscrizione ad ogni incontro è di euro 3,00.
* E’ possibile iscriversi all’intero ciclo versando euro 10,00
(che serviranno a finanziare alcuni progetti di sviluppo del Ciss)
* Per ulteriori informazioni si puà scrivere ad Augusto Cavadi (acavadi@alice.it) o telefonargli ai numeri 091.6377018 oppure 338.4907853
* I seminari saranno svolti nella sede del Ciss (via Noto, 12 - Palermo).