domenica 28 marzo 2010

Un contributo sereno, e discutibile, alla bioetica


Speranza ‘in vitro’
Augusto Cavadi

Luciano Sesta
L’ORIGINE CONTROVERSA
Phronesis 2009
pagine 620
euro 20

Tra le recenti innovazioni bio-tecnologiche, la fecondazione in vitro risulta fra le più affascinanti ed inquietanti: motivo di speranza per coppie infeconde ma anche occasione di sperimentazioni strampalate su commissione di opulenti capricciosi. Come affrontare gli interrogativi che essa comporta? Il teatrino della politica offre sguaiati conflitti a colpi di clave ideologiche, ma nel mondo della ricerca (medica ed etica) non mancano tentativi di ragionare con calma e desiderio costruttivo. Il voluminoso studio del giovane docente di bioetica Luciano Sesta (L’origine controversa. Un’indagine sulla fecondazione in vitro) costituisce una convincente esemplificazione di questa volontà di confronto serrato, ma non polemico. Con apprezzabile onestà intellettuale, egli avverte sin dalle prime pagine che la sua ricerca intende procedere al di là degli schieramenti pregiudiziali, senza però fingere di essere “neutrale”: è infatti condotta nell’ottica di un cattolico consapevolmente credente. Ma di un cattolico che, pur prendendo posizione, “evita di farlo frettolosamente e con uno spirito puramente apologetico”, accettando di “misurare la plausibilità delle proprie tesi attraverso un sincero e paziente confronto con quelle altrui”. E con l’intento di superare la barriera, troppo comoda per essere vera, fra “cattolici” e “laici”: dogmatismo e senso critico, infatti, si distribuiscono in maniera equamente trasversale.

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