domenica 12 marzo 2017

ARRIVEDERCI, PAPA' ANGELO

Caro Angelo,

    da due anni e mezzo ci dicevi che avresti presto raggiunto la tua Gina. Ti sei preparato a questo passaggio con la lucidità previdente, meticolosa, talora persino pignola, di sempre: non volevi che le tue figlie avessero fastidi dopo la tua morte, essendoti preoccupato per lunghi anni della loro serenità  in vita.
   Per quanto mi riguarda, continuerò a dire ai miei amici ciò che ripeto loro da tanti anni: che ho avuto la ventura di un suocero filosofo. E a chi mi chiederà in quale università ti sei laureato, risponderò ancora una volta che ti sei laureato all’università della strada, dove ti eri iscritto a nove anni.
   Pian piano ti sei dato tutte le materie acquisendo le caratteristiche principali di un vero filosofo.
   Infatti hai esercitato la saggezza, gestendo con equilibrio i beni della tua famiglia e, quando hai avuto responsabilità politiche, amministrando con correttezza i beni pubblici.
   Hai esercitato la gentilezza, trattando con cordialità chi ti voleva del bene e schivando i conflitti quando percepivi sentimenti negativi nei tuoi confronti.
  Hai esercitato la gratitudine anche per le piccole cose: poche settimane fa ti sei accorto che avevo scelto come salvaschermo del computer una foto con te, Adriana e me e , con un sorriso dolcissimo, mi hai sussurrato: “Grazie anche per questo”. Poi,  qualche giorno dopo, chiudendo una telefonata con Adriana le hai detto: “Di’ ad Augusto che gli voglio bene”. Giustamente Adriana ha risposto: “Anche lui, papà, te ne vuole”.
   Filosofo per saggezza, per gentilezza, per attitudine alla gratitudine: ma anche filosofo per senso dell’ ironia. Quando negli ultimi anni hai cominciato a perdere colpi nel corpo – non certo nella mente, sveglissima sino alle ultime ore – commentavi: “Sono i malanni della vecchiaia. Se volevo evitarmeli, bastava morire prima”.
  Sino a quando questi acciacchi sono stati sopportabili, siamo stati felici di averti con noi. Ma negli ultimi giorni rischiavano di diventare eccessivi: per questo abbiamo accettato il tuo meritato riposo con intensa tristezza, ma non senza una altrettanto grande serenità. Questo è l’ultimo dono che ci hai lasciato.
   Grazie di tutto, Angelo: e buon viaggio verso dove tutti siamo, presto o tardi, destinati.


Santo Stefano Quisquina 8.3.2017

16 commenti:

Pietro Spalla ha detto...

Lascia un tenero ricordo anche a me. E devo dire che, a mia conoscenza, è una delle pochissime persone che invecchiando è migliorata in serenità e saggezza

Anna ha detto...

GRAZIE AUGUSTO!

Bruno Vergani ha detto...

Ho avuto la buona sorte di ascoltare suoi frammenti autobiografici, mi raccontava con mitezza potente di quanto la fede in Dio migliora l’esistenza, dell’importanza di essere onesti in politica e delle sue gesta di tornitore, muratore, saldatore, falegname, fabbro, carpentiere, contadino, fresatore, meccanico, elettricista, idraulico, enologo, ecc. ecc. Un’attenta osservazione della materia e delle sue leggi che lo portava a creare, costruire, riparare. Evitava gli specialisti, senza salire di giri preferiva fare lui ben poggiato sul suo pensiero, anche aggiustare la frizione della ruspa; ma chi riuscirebbe mai, se non meccanico specializzato e davvero esperto, a smontare la frizione di una ruspa, ripararla a perfezione e rimontarla? Un filosofo, di quelli tosti però.

casaequitaebellezza ha detto...

Bruno...che emozione leggere le tue parole

Orlando Franceschelli ha detto...

Che bella persona, che bella vita, che bella morte! E che bel papà! Un caro abbraccio,
Orlando

Claudia Piccardo ha detto...

...grazie della condivisione della bellezza che ti avvolge.
Un pensiero di serenità per Angelo e tutta la vostra famiglia, accettando il mistero insieme a Drummond de Andrade:

Da un mistero è venuto, verso un altro è partito.
Restiamo ignari dell'essenza del mistero.

Un abbraccio,
Claudia

Don Cosimo Scordato ha detto...

Caro Augusto,
mi ha fatto bene e piacere leggere il tuo saluto a papà Angelo; un profilo ben delineato e ricondotto alla 'pratica' della vita, come sorgente della sua vera implicata e implicita teoria; mi viene spontaneo aggiungere ai tratti che hai ben colto e rappresentato quello della sim-patia, in tutte le accezioni possibili;
nel mio caso, mi basta averla sperimentata come simpatia reciproca, accompagnata da un grande sorriso... anche pasquale!
Cosimo

Unknown ha detto...

Ringrazio tutti voi di cuore,
Lidia

Massimo Messina ha detto...

Sono molto dispiaciuto. L'unica volta che lo vidi nella chiesa di San Saverio mi colpirono il sorriso, la dolcezza e la simpatia. Vi mando un forte abbraccio, per Adriana fortissimo.

Francesco Azzarello ha detto...

Spero vi possano raggiungere i sentimenti di semplice
>tenerezza che provo e vorrei accompagnassero il vostro
>dolore così come quelli silenziosi di cordialità, simpatia
>e raccoglimento che già accompagnano la vostra serenità.
>Un abbraccio
>F.

Augusto Cavadi ha detto...

Sì, dolcissimo Francesco: i tuoi sentimenti ci hanno raggiunto, E riscaldato il cuore.
A. (anche a nome di A.)

Roberto Matta ha detto...

Caro Augusto cara Adriana. Sento dentro un grande dispiacere, ricordo come fosse l'altro ieri che, dopo avergli chiesto, si è messo chinato sulla pianta di papiro, insistendo che dovevo assolutamente portarmela a casa, che sarebbe stato un piacere per lui. Per me, un piacere ancor più grande. Quando le innaffio, ancora oggi, penso a quella piacevole giornata trascorsa insieme. Un abbraccio.

sergio velluto ha detto...

Carissimi,
in solo due occasioni ci siamo incontrati con lui, ma abbiamo percepito l'amore che vi legava. Un grande abbraccio. Anna e Sergio

Riccardo ha detto...

Carissima Adriana, carissimo Augusto,
sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa di papà Angelo. Avrei voluto conoscerlo di persona, non ho dubbi che sarebbe stata un'esperienza unica. Maruzza me ne ha sempre parlato con grande stima e ammirazione, e le poche foto condivise trasmettono tutta la sua bellezza... Stessa aura che ritrovo nel ricordo di Augusto sul suo blog, intriso di sincero e commovente affetto, a cui mi unisco con discrezione e riverenza. Vi sono vicino con tutto il cuore, e vi ringrazio per aver aggiunto una meravigliosa figura a innalzare la mia considerazione dell'essere umano.
Un caloroso abbraccio.
Riccardo

Augusto Cavadi ha detto...

Riccardo caro,
quanta saggezza e quanta dolcezza nelle tue righe fraterne!
Te ne siamo sinceramente, profondamente grati.
A.

Marta Mancini ha detto...

In ricordo di un Angelo

Carissimi,
ho letto che papà Angelo ci ha lasciati e ho provato un dispiacere dolce e
profondo. Possibile? Come fa un dispiacere ad essere dolce? Eppure è così
perché non puoi pensare che la morte non arrivi mai e se arriva ad
un'età tanto venerabile è perfino un dono.
Il mio ricordo va ad un'immagine di Angelo a Favignana e di me che lo
guardavo, da qualche metro di distanza, pensando che quella figura, di
un'eleganza antica e rara, era la quintessenza della Sicilia e che io
ero fortunata a poterla osservare così, dal vivo, come un privilegio che
mi era arrivato con gratuità.
Vi abbraccio, amici cari, e abbraccio idealmente anche lui, come ho fatto quel giorno.
Marta