domenica 5 dicembre 2010

Marta Ragusa su “Non lasciate che i bambini...”


“L’obiettivo”
8.12.2010

“Non lasciate che i bambini vadano a loro”: trattato sulla “santa omertà” della Chiesa

Come scrivere un trattato sulla violenza contro i bambini sine ira? Ce lo dimostra Augusto Cavadi, la cui ultima pubblicazione, “Non lasciate che i bambini vadano a loro. Chiesa cattolica e abusi sessuali” (Falzea editore), è stata presentata il 29 ottobre presso il salone della Chiesa Valdese di Palermo. Il tema centrale del libro è la “santa omertà” di cui si è macchiata la Chiesa di fronte agli scandali sessuali che hanno investito e investono alcuni dei suoi membri e che vedono come vittime proprio i bambini. Gli stessi bambini che, ricorda padre Cosimo Scordato (tra i partecipanti alla presentazione), Gesù indica come esempio da seguire per raggiungere il regno dei Cieli, quello che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti i fedeli e, a maggior ragione, degli uomini di religione. I preti che hanno abusato sessualmente dei bambini, le cui vite e anime avrebbero dovuto proteggere, hanno l’obbligo di essere giudicati secondo la legge degli uomini e non solo secondo la legge di quel dio nel quale affermano di credere. Tuttavia, nonostante la rabbia che un simile reato desta normalmente nell’opinione pubblica, hanno anche diritto a essere curati e riabilitati poiché malati. Riabilitazione che dovrebbe avvenire rigorosamente dietro le sbarre, come succede a tutto il resto dei pedofili. Nel quadro dipinto dal libro, condito di accurate documentazioni, il dato che emerge è senza dubbio la colpevolezza delle alte gerarchie ecclesiastiche che, invece di proteggere le vittime, proteggono i loro carnefici, come fossero povere pecorelle uscite dall’ovile.

Marta Ragusa

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