giovedì 25 giugno 2009

BUROCRAZIA NEGLI ANNI 2000


Repubblica - Palerm0 25.6.09

L’AVVENTURA BUROCRATICA DI UN MODULO PER L’ACQUA

Come da promesse pre-elettorali, un drappello di neoparlamentari “porterà la Sicilia in Europa”. Per la verità, alcuni sospettavamo di esserci già: ma essere europei e sapere di esserlo non sono esattamente la stessa cosa. Per agevolare il trasloco dell’isola a Strasburgo, noi cittadini potremmo cominciare ad agire da europei, smentendo la freddura (un po’ razzista, fra l’altro) sugli Stati Uniti d’America che continuano ad avere rapporti con la Sicilia perché è una delle poche regioni nordafricane a non avercela contro Israele.

In Europa, ad esempio, se devi riempire un modulo lo puoi scaricare da internet e se devi sapere il numero di un conto corrente postale su cui versare una somma lo puoi apprendere per telefono. A Palermo, invece, può capitarti ben altro. Come alla signora Maria che, rimasta senz’acqua nella sua casetta di campagna sperduta fra Mezzojuso e Campofelice di Fitalia, si è rivolta ad un gentile signore che opera in quella zona a nome dell’agenzia Acque Potabili Siciliane, la società per azioni che gestisce il Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Provincia di Palermo, in forza della convenzione stipulata con l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale 1- Palermo (A.T.O. 1 PA). Questo operaio, molto gentilmente, si è recato all’ufficio di Marineo, ha prelevato dei moduli e ha invitato la signora Maria a presentarli presso lo stesso ufficio di Marineo o presso la sede centrale di Palermo. Un po’ perplessa per il fatto di non poter inviare né per posta né per fax né per internet i moduli compilati, la signora si rassegna a recarsi personalmente negli uffici palermitani delle Acque Potabili Siciliane. Ma qui l’attende una sorpresa: “Non siamo ancora, almeno per alcuni giorni, autorizzati a ricevere questi moduli, deve recarsi a consegnarli direttamente a Marineo “. “Ma non posso spedirli con una raccomandata postale con ricevuta di ritorno?”. “No, perchè a Marineo le lo dovranno consegnerare personalmente un altro modulo da riempire e comunicarle il numero di conto corrente postale su cui potrà versare il suo contributo per le spese del sopralluogo che richiede”. La signora, col capo chino e il sostegno del bastoncino su cui si appoggia a fatica, stava già abbandonando l’ufficio di via Ugo La Malfa per recarsi, nel caldo di una mattinata quasi estiva, a Marineo, quando qualcuno si è intromesso chiedendo di parlare direttamente col responsabile dell’ufficio. E’ bastata una sola domanda (”Se questa signora di ottantatre anni fosse sua madre, la manderebbe a cinquanta chilometri per ritirare un modulo in bianco e farsi comunicare un numero di conto corrente postale?”) perchè il dirigente capisse l’assurdità della prassi. Ha chiesto all’addetta di ri-telefonare alla collega di Marineo e di insistere affinché l’anziana cliente potesse inviare per fax la documentazione e ricevere, in risposta, il numero del conto corrente postale. Ovviamente la procedura è stata ritenuta praticabile e in pochi minuti il caso si è risolto. Tanto di cappello alla sensibilità umana e all’elasticità mentale di chi si è attivato per evitare una tortura supplementare ad un’ignara cittadina già provata dagli anni e dagli acciacchi; ma è lecito chiedersi perché, nel giugno del 2009, debba ottenersi come favore eccezionale un trattamento assolutamente logico, civile, che evita spreco di tempo, energie e consumi? Né si pensi che qualche impiegato abbia male interpretato la normativa vigente. Chiunque, accedendo al sito internet www.acquepotabilisiciliane.it, può entrare nella sezione “modulistica” ed apprendere che “per potere procedere alla Sua richiesta di sopralluogo per preventivo lavori, la pratica deve essere presentata presso uno dei nostri sportelli territoriali”. Incredibile, ma vero. Sarà difficile spiegarlo a un concittadino belga o olandese che, per avventura, dovesse richiedere un allacciamento idrico dalle nostre parti…Ma speriamo che, mentre qualcuno ci trasloca in Europa, un po’ di Europa si trasferisca in Sicilia.

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