lunedì 9 settembre 2013

Ci vediamo giovedì 12 a Catania?

Giovedì 12 settembre 2013, alle ore 18.00, sarò alla Feltrinelli di Catania (via Etnea) per presentare tre libri che, con vari amici ho dedicato a don Pino Puglisi.

Con Francesco Palazzo e Rosaria Cascio presenteremo "Beato tra i mafiosi. Don Pino Puglisi: storia, metodo, teologia" (Di Girolamo, Trapani 2013).

Con l'occasione spenderò qualche parola per i due testi scritti con Lilli Genco per gli adolescenti ("Il mio parroco non è come gli altri. Docu-racconto su don Pino Puglisi", Di Girolamo, Trapani 2013) e per i bambini dai 5 agli 8 anni ("Don Pino Puglisi", Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013).

Superfliuo aggiungere che sarà l'ocacsione per una riflessione laica su un martire dell'antimafia.

Grato sin d'ora a chi vorrà partecipare o, se impossibilitato, vorrà procurarsi i testi a seconda dei suoi interessi personali e professionali.

1 commento:

Elio Camilleri (Catania) ha detto...

Caro Augusto,

ieri sera avrei voluto dire pure io qualcosa, ma ho visto che si era fatto tardi e allora ti scrivo queste due righe.

Prima di tutto ho notato un’inaspettata vivacità nel dibattito dopo i vostri interventi: merito dei contenuti presentati che hanno dimostrato chiaramente che la sorte di don Pino Puglisi non si può assolutamente riferire ad un “semplice” delitto di mafia.

Abbiamo osservato che si associano numerose ed importanti questioni che producono inquietanti interrogativi:

Il ruolo della chiesa nella nostra terra e i rapporti con la mafia
Il ruolo, in particolare, del card. Pappalardo nella “gestione” di don Pino Puglisi (lo mandiamo a Brancaccio per calmare le acque agitate da don Gioè)
Ma perché la mafia non ha ammazzato don Gioè che ad essa aveva procurato non pochi fastidi?
Il ruolo delle alte gerarchie che avevano espresso riserve sulla “beatificazione” di don Pino Puglisi.
Le diverse modalità di “essere prete”: chi si limita alla regolare amministrazione dei sacramenti e delle celebrazioni parrocchiali e chi, invece, parla e fa, pensa e agisce e … (non mi ricordo le tue parole precise che mi piacerebbe riavere).



Sono felice di averti rivisto e di averti ascoltato, è stato davvero un bel pomeriggio in cui sono stato con persone degne ad ascoltare parole giuste. Stamattina comincerò a leggere il libro.



Ti abbraccio

Elio