domenica 12 dicembre 2021

6 DOMANDE PRECISE SUL COVID: ASTENERSI DAL RISPONDERE SE NON SI HANNO 'COSE' DA DIRE

 6 DOMANDE SUL COVID-19: GRADITE RISPOSTE SENSATE E PACATE

 

In quanto filosofo-consulente, per esigenza interiore prima che per professione, ho cercato e cerco di seguire il dibattito attuale sul covid-19. Poiché avverto fortemente i miei limiti (di informazione scientifica e di riflessione critica) sono arrivato alla conclusione di chiedere aiuto ai lettori del blog www.filosofiaperlavita.it che vogliano prestarmelo.

Ecco dunque 6 domande: chi vorrà, potrà dare le sue risposte. 

Saranno cancellate esclusivamente le risposte o formulate in maniera offensiva (si prega di esprimere liberamente il proprio parere senza fare riferimento esplicito e diretto a interventi precedenti ospitati nel blog) o generiche (intendo: che non facciano riferimento a una domanda precisa, specifica); lascerò invece al giudizio di chi leggerà le risposte la valutazione degli interventi carenti o per riferimento alle fonti o per illogicità di argomentazione. La sinteticità di ogni risposta gioverà certamente alla comprensione della stessa da parte dei lettori.

1 : “La pandemia, di cui parla la maggior parte delle fonti governative italiane e dei mezzi di trasmissione sociale, c’è davvero o è – in parte o in toto – un’invenzione?”

2: “Chi si è sottoposto a una o più dosi di vaccino ha – nei mesi immediatamente successivi - le stesse probabilità statistiche di ammalarsi rispetto a chi non vi si è sottoposto?”

3: “A prescindere dalle probabilità di ammalarsi, chi si è sottoposto a una o più dosi di vaccino, se si contagia – nei mesi immediatamente successivi – è esposto al medesimo grado di rischi clinici rispetto a chi non si è sottoposto a profilassi?”

4: “A prescindere dalle probabilità e dalla gravità del contagio personale, chi si è vaccinato può contagiare altri in misura meno grave rispetto a chi non si è vaccinato?”

5: “A prescindere dai metodi per ottenerlo (green pass o altro), l’obiettivo di vaccinare quanti più cittadini possibile è condivisibile (perché gli innegabili effetti secondari indesiderabili costituiscono un prezzo accettabile) o contestabile (perché, rispetto agli inconvenienti sanitari, l’obiettivo della profilassi non assicura vantaggi apprezzabili)?”

6: “Il governo italiano ha, di fatto, limitato la sfera di libertà dei cittadini in questo periodo di pandemia: giudicata nel suo complesso, questa politica restrittiva è stata giustificata da oggettive ragioni di salute pubblica o si è attuata – strumentalizzando la ‘pandemia’ (vera o presunta) - per obiettivi strategici inconfessabili (ma intuibili)?”

 

Se sono stato chiaro nella mia proposta, ogni intervento dovrebbe avere una struttura analoga alle Summae medioevali: “Alla prima questione rispondo che…”. Ovviamente è possibile, dopo aver risposte alle domande o dopo averle bypassate, esprimere delle considerazioni critiche sul questionario: ad esempio, notando che qualche domanda è stata malposta o proponendo l’aggiunta di qualche altra questione etc.

 

Precisazione tecnica: le risposte NON vanno scritte su questo mio blog che state leggendo, ma sul blog www.filosofiaperlavita.it Lì troverete questo stesso mio post e potrete usare lo spazio ‘commenti’ (o, se aveste difficoltà tecniche, scrivendo su a.cavadi@libero.it una e-mail che poi mi incaricherei di ricollocare sul blog www.filosofiaperlavita.it ; se vi iscrivete agli aggiornamenti automatici via email di quel blog, potrete essere avvertiti degli sviluppi della riflessione comune).

 

Augusto Cavadi

www.augustocavadi.com

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