“MONITOR”
20.2.2015
UN PROGETTO PER
VIVERE SENSATAMENTE
Un lettore, Bruno Vergani, mi
scrive in riferimento alle considerazioni della scorsa settimana su quanto sia
il caso di soffrire per raggiungere una méta che ci siamo prefissati nella
vita. Un suo primo contributo alla riflessione è di ordine più generale (e gli
è stato suggerito dall’età del ragazzo da cui avevamo preso lo spunto per la
tematica): “Un aspetto della problematica di numerosi giovani è che, aizzati
dalla propaganda massmediatica degli ultimi due decenni, talvolta dicono
obiettivo e pensano ‘sogno’. Lemma ambiguo e insidiosissimo, confuso e gonfio
d’implicita dismisura”.
In una seconda parte del
messaggio, sulla scia di alcune mie ‘confessioni’ autobiografiche esposte,
Bruno passa a parlare di sé: a radicare
- come è necessario in ogni dialogo di consulenza filosofica – il libero
fluttuare del pensiero nella concretezza della propria, individuale, esperienza
esistenziale. Per intendere meglio le sue righe sarà opportuno premettere che
scrive da una zona vicino ad Ostuni, la “città bianca” pugliese circondata dai
tipici “trulli”.
“Colgo l’occasione” – si
legge dunque nella sua email – “per
uno stringato bilancio del mio obiettivo professionale. Oltre tre decenni fa,
tra gli innumerevoli modi di produzione, avevo optato per quello del piccolo
produttore indipendente. Così oggi, artigiano erborista, vivo e lavoro in mezzo
agli ulivi lontano dal paese, raccolgo le piante, le trasformo e vendo
nell’erboristeria contigua al laboratorio di produzione. Obiettivo raggiunto?
Indipendente per davvero? Un bel po’ si: non tengo padrone, faccio e vendo il
mio prodotto e invece di sottostare alla richieste del cliente, quasi sempre,
lo consiglio.
Un po’ no: dipendo da un paio di fornitori, quello che mi vende i flaconi vuoti e l’altro che mi procura qualche pianta che non cresce dalle mie parti. Obbedisco inoltre a centinaia di normativa onerose e asfittiche -chissà com’è che su questo pianeta ognuno incontra una qualche testa di c...zzo che dal bar s’intrattiene nel tentativo di esautorare la sovranità altrui- normative tanto contraddittorie tra loro al punto che è praticamente impossibile ottemperarle tutte: metà artigiano erborista, metà burocrate. Tale secondo impegno non era il mio obiettivo, eppure mi ha offerto l’inaspettata opportunità di vivere oltre all’etica del libero implementare anche quella della resistenza. Qualche filosofo afferma che è tra le più nobili. Grazie a tutti i testa di c...zzo del mondo per le opportunità che loro malgrado ci elargiscono!”.
Un po’ no: dipendo da un paio di fornitori, quello che mi vende i flaconi vuoti e l’altro che mi procura qualche pianta che non cresce dalle mie parti. Obbedisco inoltre a centinaia di normativa onerose e asfittiche -chissà com’è che su questo pianeta ognuno incontra una qualche testa di c...zzo che dal bar s’intrattiene nel tentativo di esautorare la sovranità altrui- normative tanto contraddittorie tra loro al punto che è praticamente impossibile ottemperarle tutte: metà artigiano erborista, metà burocrate. Tale secondo impegno non era il mio obiettivo, eppure mi ha offerto l’inaspettata opportunità di vivere oltre all’etica del libero implementare anche quella della resistenza. Qualche filosofo afferma che è tra le più nobili. Grazie a tutti i testa di c...zzo del mondo per le opportunità che loro malgrado ci elargiscono!”.
Come si vede, Bruno sa
incastonare i contenuti seri in registri comunicativi leggeri, ironici. Chi
volesse conoscere la sua storia di vita – e soprattutto le riflessioni che egli
produce continuamente a partire dalle sue vicende passate e presenti – può
accedere al suo blog (www.brunovergani.it)
e, se vuole, iscriversi agli aggiornamenti automatici dei suoi post. Poiché non ha mai studiato filosofia, né a scuola né nei
suoi successivi percorsi di specializzazione professionale, costituisce un
prezioso esempio di ciò che -
anche in questa rubrica – intendo per “filosofia-in-pratica”: l’esercizio della
propria ragione in risposta alle sfide della vita e in cordiale confronto con
quanti sono animati dalla stessa passione.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
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