lunedì 23 aprile 2018

O COL VANGELO O CON SALVINI !

“Vi sarà una sola legge, per voi e per lo straniero (Numeri 15, 16)”
Solidarietà a don Alberto Vigorelli   querelato da  Salvini  e richiesta al Vicario Episcopale Patrizio  Garascia di ritirare quanto ha  detto. 
 Nel novembre del 2016 Don Alberto Vigorelli, della Comunità parrocchiale di   S.Francesco di Mariano Comense, disse durante l’omelia “O si sta col Vangelo o si sta con Salvini” a proposito dell’accoglienza allo straniero, dovere per ogni cristiano.
Salvini lo ha querelato per diffamazione.  La procedura giudiziaria, che don Alberto ha accolto con assoluta serenità, non si è fermata e si andrà a processo per decisione conosciuta in questi giorni.
Le Comunità cristiane di base della regione e “Noi Siamo chiesa” esprimono la loro completa e partecipe solidarietà a don Alberto per questa sua presa di posizione durante la celebrazione eucaristica. Sperano che essa sia condivisa in modo esplicito da tante realtà associative del mondo cattolico e dall’arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini.
Sono delusi e amareggiati per la dissociazione  di monsignor Patrizio Garascia, vicario episcopale di Monza,dalle chiare ed evangeliche parole di don Alberto. A nostro avviso  questa sua opportunistica e calcolata prudenza politica contraddice il dovere cristiano di esercitare coraggiosamente il dovere della testimonianza,  giudicando esplicitamente  i fatti della cronaca e della storia sulla base dell’ irrinunciabile criterio evangelico della fratellanza universale proclamata dal Padre e accredita la liceità di quell'egoismo  sociale che papa Francesco non si stanca di additare come uno dei maggiori peccati dei nostri tempi.
Le parole di don Alberto ricordano interventi simili del Card. Tettamanzi che pure furono a suo tempo clamorosamente contraddetti da esponenti leghisti. 
Le comunità cristiane di base e “Noi Siamo Chiesa” ricordano il messaggio che ci viene ancora, dopo mille e seicento anni, dal comportamento del vescovo Ambrogio con l’imperatore Teodosio dopo l’eccidio di Tessalonica. 
Le parole di don Vigorelli sono scaturite da autentico amore anche per Salvini e i leghisti, non usando contro di loro -come vuole far credere Garascia- ma a loro favore (chiedendo autentica conversione all'amore cristiano) quel Vangelo che lo stesso  Salvini ha peraltro così ostentatamente (e ipocritamente) esibito durante il suo ultimo  comizio in piazza Duomo.

Milano,  17 aprile 2018                       Le Comunità cristiane di Base della Lombardia
                                                                                   “Noi Siamo Chiesa”

1 commento:

Gino ha detto...

Spero che molti ,cristiani e non, esprimano la loro piena solidarieta'per le espressioni di don Vigorelli sopra riportate .
Egli non ha fatto che riportarsi al dovere di solidarieta'che nasce dal diritto naturale prima che dal cristianesimo . La reazione del Salvini la dice lunga sulla disposizione del medesimo all'accettazione del dissenso benché civilmente espresso .