giovedì 30 settembre 2021

QUANDO GLI STRANIERI FACEVANO FLORIDA L'ECONOMIA SICILIANA


 “IL GATTOPARDO”

Agosto 2021

 

Con le inevitabili eccezioni (i barbari sono dappertutto, perfino in Sicilia), i siciliani sono un popolo accogliente nei confronti degli stranieri di ogni provenienza. E fanno bene perché proprio molti ‘immigrati’ ne hanno elevato le sorti. Arcinoto il caso dei Florio, trasferitisi dalla Calabria. Meno nota la famiglia Whitaker, proveniente (come i Woodhouse, gli Hopps, gli Ingham e i Pyne) dall’Inghilterra. La Fondazione Whitaker, che ha sede a Palermo in una villa principesca con rarità botaniche, è dedicata al figlio del capostipite, Joseph Isaac Spadafora Whitaker detto Pip (1850 – 1936) e costituisce la realizzazione postuma del desiderio di Cordelia Stella Georgette Edith, detta Delia, la sua figliuola deceduta nubile e senza eredi diretti nel 1971. Impossibile elencare i meriti di Pip Whitaker , imprenditore vinicolo ma anche espertissimo ornitologo (la sua ricchissima collezione di uccelli , soprattutto siciliani e tunisini, è ospitata in tre musei in Irlanda, in Scozia e in Inghilterra); archeologo (acquistò e valorizzò con scavi scientifici l’isola di Mothia davanti allo Stagnone di Marsala) e filantropo (da presidente di un’associazione benefica accolse 50 orfani resi tali dal terremoto di Messina del 1908); zoofilo (fondò la Società per la prevenzione della crudeltà sugli animali) e mecenate sportivo (fu presidente onorario del Palermo Football Club). Per non citare la sua idea di trapiantare a Mozia, a scopi industriali, un’agave messicana o di costruire l’unica chiesa anglicana a Palermo a "beneficio spirituale” dei “compatrioti protestanti, sia residenti a Palermo, sia in visita alla città" 

Insomma: se i nostri progenitori avessero invitato i Florio o i Whitaker a “restare a casa propria”, la storia della Sicilia sarebbe più povera. Proprio come lo sarebbe la storia degli USA senza i Kennedy, gli Obama o gli Harris. 

 

Augusto Cavadi

www.augustocavadi.com

4 commenti:

Unknown ha detto...

Grazie Augusto una bella ricostruzione di un passato che ha fatto grande la Sicilia.
Grandi personaggi che hanno compreso quanto sia fertile il territorio siciliano.
Ciao Luisa Chiesa

Anna Pensato ha detto...

Carissimo, anche questa volta ho trovato interessante il tuo articolo "Quando passa lo straniero" ed anche se in ritardo voglio comunicarti le mie elucubrazioni.
Nel tuo articolo ricordi le famiglie straniere, come i Florio ed i Whitaker tra le tante, che approdando in Sicilia alla fine dell'Ottocento ne risollevano le sorti economiche.
Penso che una delle tante ragioni che invogliarono queste famiglie ad investire nel settore industriale dell'isola e soprattutto a Palermo possa essere individua nelle agevolazioni fiscali che l'Italia concesse dopo l'Unità, nel tentativo di colmare il divario con il resto dell'Europa.
Un'altra famiglia straniera è quella degli Ahrens, ebrei tedeschi, che a fine Ottocento contribuirono, con investimenti in Sicilia nel settore vinicolo, tessile e dei mobili (si attribuisce ad Albert Ahrens l'invenzione della sedia sdraio), al fiorire della "Palermo felicissima" dei primi del Novecento.
Gli Ahrens fissarono la loro dimora in una villa costruita nel territorio dei Colli che, durante la seconda guerra mondiale, venne requisita dai tedeschi e successivamente danneggiata dai bombardamenti. Oggi, opportunamente restaurata, ospita la sede della DIA.
Queste notizie le ho apprese dalla lettura di un libro scritto da una discendente degli Ahrens, Agata Bazzi, che è riuscita ad intrecciare sapientemente la storia della famiglia con quella di Palermo.
Purtroppo, tutta l'isola non è riuscita, nel tempo, a mettere a frutto le occasioni offerte dal contributo di tutte le famiglie straniere e dalle maestranze locali che, in quegli anni, la resero protagonista di uno sviluppo economico, culturale artistico e di ricerca, non riuscendo, sino ad oggi, a raggiungere gli alti livelli in questi settori, di altre città italiane, ma bisogna coltivare la speranza.....ll sogno di una nuova epoca "felicissima".
Anna Pensato

Augusto Cavadi ha detto...

Cara Anna, ti ringrazio delle notizie sugli Ahrens che non conoscevo. Il tuo commento mi suggerisce di dedicare una delle prossime puntate della mia rubrica "I siciliani spiegati ai turisti" nel mensile "Il Gattopardo" alla storia degli ebrei in Sicilia dalla fine del Medioevo a oggi. Grazie !

Unknown ha detto...
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