mercoledì 24 giugno 2020

PIU' BIDELLI PER TUTTI ?


“Repubblica – Palermo”

23.6.2020

 

PIU’ BIDELLI PER TUTTI ?

 

Per assicurare un sereno avvio del prossimo anno scolastico servirebbe assumere molti professori e molti bidelli: così il ritornello di questi giorni sui massmedia. Si tratta di due tematiche che andrebbero affrontate distintamente. Tralasciando la prima (concernente gli insegnanti) che è la più complessa, qualcuno dovrebbe avere il coraggio di trattare almeno la seconda (riguardante i bidelli). 

Chi di noi ha frequentato da alunno o da docente gli istituti scolastici avrà notato che la figura professionale del bidello è di difficile definizione. Che qualcuno abiti con la famiglia dentro l’edificio è certamente utile, se non necessario: un custode che vigili giorno e notte sarebbe il deterrente più efficace rispetto agli episodi di vandalismo. Che lo stesso custode svolga – da solo o con l’aiuto di un sostituto – mansioni di portierato durante le ore di lezione, per controllare chi entra e chi esce dai locali, è altrettanto sensato. Ma, oltre a ciò, a chi giovano le decine di altri bidelli in servizio?

Il pensiero va innanzitutto alla pulizia degli ambienti. Ma - a parte l’incertezza dal punto di vista giuslavorista sulla pertinenza contrattuale di questa mansione – i fatti, che ho registrato in oltre quarant’anni di presenza nelle scuole, attestano un circolo vizioso: gli alunni, nonostante i cortei in appoggio alle battaglie di Greta, lasciano le aule in condizioni pietose; i bidelli, un po’ per stanchezza e un po’ per protesta, puliscono solo approssimativamente lasciando sotto i banchi fazzoletti sporchi o lattine di bibite; gli alunni, ritrovando il giorno dopo parte della sporcizia  che hanno lasciato il giorno prima, continuano a sporcare…e così via, in attesa delle pulizie straordinarie natalizie e di fine anno. Più di un dirigente scolastico, alle mie rimostranze, ha allargato le braccia: la normativa cambia secondo i tipi di scuola e spesso la gestione di questo settore spetta al dirigente amministrativo…Ci sarà una ragione per cui in tutti gli Stati europei che ho visitato nel corso dei gemellaggi scolastici non ho mai trovato la figura del bidello ? Con risparmio notevole dal punto di vista economico, e con risultati più efficienti, la pulizia viene affidata a imprese esterne con cui si rescinde il contratto ogni volta che si constatano inadempienze.

Ma – si potrebbe obiettare – senza bidelli chi girerebbe per le classi con le circolari da leggere agli alunni?    Evidentemente nessuno. E ciò sarebbe un sollievo impagabile. Quante volte, entrato in aula, l’insegnante ha appena avviato i motori dell’attenzione e del dialogo e…zac! Una, anche due volte, a lezione, entra un bidello con una circolare da leggere  agli studenti (tra la distrazione e il fastidio generali). Nell’era del digitale questa piaga didattica andrebbe eliminata radicalmente: le circolari, per docenti o studenti o familiari, vanno pubblicate su un sito apposito (dal quale potrebbe partire l’avviso per ogni nuovo ‘post’ ) e chi le ignorasse se ne assumerebbe la responsabilità. Non ci ripetiamo da secoli che la legge non ammette ignoranza?

  Forse i bidelli potrebbero svolgere almeno una terza funzione: di co-educatori dei ragazzi. Ho conosciuto del personale ausiliario che, con maturità e tatto, ha svolto egregiamente questo compito, dispensando consigli sull’uso degli stupefacenti o sulla necessità di non marinare le lezioni, spesso con maggior efficacia dei genitori o degli insegnanti. Ma – se devo essere oggettivo – si è trattato di lodevoli eccezioni. La norma statistica registra, invece, una sorta di complicità tra bidelli e alunni, alleati tattici per proteggersi dall’occhiuta sorveglianza di quei (pochi) dirigenti e di quei (pochi) docenti anacronisticamente convinti che il regolamento d’istituto va o rispettato o modificato nell’ipotesi di prescrizioni inopportune: se, ad esempio,  all’interno dell’edificio scolastico è vietato fumare, scambiarsi sigarette e accendini con gli studenti non è il metodo migliore per educarli al senso civico. 

 Quando mi è capitato di avanzare considerazioni del genere, mi sono state opposte soprattutto due obiezioni. La prima viene dai colleghi delle scuole elementari e delle prime classi della scuola media: il bidello è insostituibile per accompagnare i piccoli in bagno o per vigilare sulla classe in caso di imprevista assenza temporanea del docente. Non ho difficoltà ad ammettere la necessità di funzioni del genere, per le quali basterebbe ovviamente un numero limitato di ‘assistenti’ professionalmente qualificati. 

La seconda, più frequente, obiezione è dettata da lodevoli preoccupazioni sociali e si incentra sull’aspetto occupazionale: potrai avere qualche ragione, ma non si possono cancellare migliaia di posti di lavoro. La questione è seria e certamente non si tratta di gettare nessuno sul lastrico; se mai, di ricollocare i lavoratori in altri settori dell’amministrazione statale. Spendere più risorse finanziare per l’istruzione è necessario, ma non sufficiente: vanno spese per migliorare la qualità, non solo la quantità, delle prestazioni di tutti gli operatori. Trasformare il sistema scolastico in una sorta di ammortizzatore sociale per ridurre la disoccupazione è stata, nei decenni, una scelta disastrosa. Ci sono segnali che indicano la persistenza di questa linea politica. Che si rischi di  perpetuarla anche nei confronti del personale docente la rende ancor più disastrosa: ma questo è un altro, più spinoso, capitolo. 

  

Augusto Cavadi

www.augustocavadi.com


6 commenti:

Sebastiano Fois ha detto...

Egregio Dottor Cavadi,
Ho letto attentamente l'articolo e mi perdoni se mi permetto ma sembrerebbe scritto da una persona che non ha la minima idea dell'organizzazione odierna della scuola.Sono un collaboratore scolastico della Scuola dell'infanzia e presto servizio presso un Istituto Comprensivo della Sardegna.
Vorrei limitarmi a segnalare le inesattezze del suo scritto:
Innanzitutto il numero dei collaboratori è assolutamente inferiore al fabbisogno minimo per assicurare la vigilanza , figuriamoci le pulizie dei
locali;
le circolari cartacee sono state eliminate già da tempo, col risultato che molti, sia i docenti che i mie stessi colleghi, non le leggono;
Per quanto riguarda le ditte esterne non mi risulta che abbiano mai ottenuto
risultati apprezzabili;
Spero che apprezzi il mio commento ,gradirei una sua risposta.
La saluto.

Augusto Cavadi ha detto...

Signor Fois,
La ringrazio dell'attenzione e del garbo del suo commento.
* secondo Lei ci sono pochi collaboratori scolastici e dunque non abbastanza per le pulizie:dunque le aule con questo sistema sono sporche. Siamo d'accordo: è quanto sostengo e, per evitare l'inconveniente, propongo il contratto con agenzie esterne; quando non fanno il loro dovere, si possono rescindere i contratti da un giorno all'altro;
* se i docenti e i suoi colleghi non leggono le circolari on line non sono professionalmente degni di fare i mestieri che fanno;
* io ho parlato in base alla mia esperienza di alunno (12 anni) e di docente (43): o sono stato sfortunato o Lei è stato molto fortunato nel constatare che invece va tutto a meraviglia.
Cordialmente, A. C.
*

Anonimo ha detto...

Lei, caro Augusto Cavadi, ha visto #bidelli# al suo arrivo e partenza dalla scuola, e forse nei intervalli. Probabilmente non si e' mai fermato troppo tempo accanto ad un bidello/a. Le sue esperienze da alunno in un altro secolo, penso che non lo possa negare, sono appunto di un altro secolo. E anche la maggior parte delle sue esperienze da insegnante sono di un altro secolo. Negli ultimi 10 anni c'e stato una drastica riduzione del personale. I compiti di un collaboratore scolastico sono talmente varie e vaste che proprio le pulizie sono il minore tempo lavorativo. Oggi noi leggiamo le circolari online, incluso le organizzazioni scolastici. E se leggiamo che per es. venerdi ci sara' il consiglio d'istituto fino alle ore 18.30, ci dobbiamo organizzare da soli chi fara' gli straordinari. Idem per ogni richiesta ferie, permessi, qualsiasi altra comunicazione con la amministrazione: online. E visto che a scuola il tempo non basta mai, siamo tutti abituati di farlo nel nostro tempo libero, a casa. Oggi, in una scuola dove ancora 10 anni fa si trovavano 8 bidelli, ce ne sono 4, con un aumento di compiti e sopratutto di responsabilita'. Non per caso la nostra collega di Milano e' accusata di omicidio colposo, per il semplice fatto che al momento non era presente in quel corridoio. Ma non ci sono piu' bidelli per ogni corridoio! La maggior parte delle scuole ha contemporaneamente un bidello in servizio per almeno 2 o adirittura 3 corridoi, a volte anche uno solo per una scuola a 3 piani. Lei non sa nulla del lavoro dei bidelli. Il suo articolo e' intriso di rancore e pregiudizi del solito insegnante che si sente superiore a quel presunto "analfabeta" bidello che prende lo stipendio anche quando lei lo vede seduto e che per pura invidia e autosopravalutazione si inventa un bisogno qualsiasi per farlo alzare, non sapendo che magari la collega ha dovuto appena stare 3 ore di seguito in piedi e da qualche minuto e' riuscita a sedersi. Lei parla di bidelli come solo un uomo ginecologo puo' parlare di quanto e' facile partorire un figlio, solo perche' lo ha visto succedere tante volte. Ma nessun uomo sapra' mai come e' realmente. Bisogna passarci per capirlo.
Saluti.

Maria Concetta Di Spigno ha detto...

Caro Augusto,
ho letto il tuo articoletto su Repubblica e vorrei fare qualche precisazione sulla questione, pur riconoscendo che la figura del collaboratore scolastico non è presente nell’organizzazione delle scuole fuori dell’Italia.
Le pulizie nelle scuole sono state affidate a Ditte esterne sulla base di imperscrutabili decisioni prese dall’alto. In alcune scuole, infatti, non in tutte, i “ bidelli” sono stati esonerati dalle pulizie (ma non dal “ripristino”, cioè la pulizia dei bagni, ad esempio, dopo la ricreazione o pulizie d’emergenza nel corso della mattinata di lezione) in base a gare d’appalto indette in anni precedenti (servendosi della Consip) dai locali Uffici Scolastici Regionali, che hanno poi comunicato ai Dirigenti Scolastici il nominativo della ditta affidataria del servizio, con la quale i Dirigenti hanno dovuto firmare il contratto. La scelta quindi non dipende dalle singole scuole, che anche per la disdetta del contratto, in caso di inadempienza, hanno enormi difficoltà, se non assoluta impossibilità a procedere. Tra l’altro molte Ditte nel corso del contratto finiscono col cambiare ragione sociale, o subappaltare il servizio, senza che si possa far niente.
Il fatto che nella scuola le pulizie vengano svolte ( il termine spesso è un eufemismo) da una ditta esterna implica la riduzione del 25% del numero dei bidelli assegnati alla scuola. Ciò vuol dire che, al netto dei tagli già effettuati a monte, se ad una scuola spettano 20 bidelli, in realtà ne assegnano 15. Poi però chiedono di tenere la scuola aperta di pomeriggio e, se non c’è il bidello, non si può fare. Questo significa che il personale spesso è insufficiente per il controllo dei piani e, in qualche caso, un solo collaboratore deve gestire un intero plesso… Se si ammala c’è persino il problema dell’apertura della sede.
Il presunto risparmio derivante dalla riduzione dei bidelli a favore di una ditta di pulizie è inesistente. Il costo per lo svolgimento del servizio è esorbitante, soprattutto se considerato quanto in effetti spetta al lavoratore….
Con una disposizione recente, ma io sono ormai fuori e ne ho solo sentito parlare, dal gennaio 2020 le pulizie dovrebbero essere state affidate di nuovo ai collaboratori scolastici, stabilizzando almeno una parte dei lavoratori precari delle ditte. Non so se ciò sia avvenuto…
5) In quanto al contratto dei collaboratori scolastici tra le mansioni affidate loro rientrano anche le pulizie, oltre alla sorveglianza ed alla predisposizione dei locali, all’assistenza dei disabili (soprattutto nella scuola “superiore”, dove non è prevista la figura dell’Assistente di base) e...ad altri compiti che si possono evincere dalla lettura del contratto in vigore.
Se hai bisogno di qualche informazione e vuoi approfondire la questione, che secondo me, merita un approfondimento, ci possiamo sentire con calma.
Un caro saluto, Maria Concetta

Augusto Cavadi ha detto...

Concetta cara,

sono stato molto contento - e direi anche onorato - dell'attenzione che mi hai dedicato.

Dal tuo commento ho appreso informazioni che sconoscevo e che possono utilmente completare la diagnosi e soprattutto la terapia: l'ho inserito nel mio blog con piccolissimi tagli (dovuti anche al fatto che il sistema prevede per i commenti un certo numero di caratteri tipografici).

In Abruzzo avremo modo di approfondire queste e altre tematiche riuardanti quella Scuola che ci sta a cuore come quando vi eravamo attivamente presenti e operanti.

Un abbraccio,

a.

Sebastiano Fois ha detto...

Egregio Dott. Cavadi,
La ringrazio per la sua risposta, che mi trova sostanzialmente daccordo.
Ho letto ,nei commenti, considerazioni che avrei voluto proporre io,per
evitarle di rispondere ad argomenti già trattati mi limito a salutarla
cordialmente.

Sebastiano Fois

p.s.

Invito il commentatore " Anonimo" a firmarsi , vige ancora nel nostro paese la libertà di esprimere le proprie opininoni.