mercoledì 26 agosto 2020

UNA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA: OBIEZIONI RESPINTE


 www.zerozeronews.it

26.8.2020

 

DISEGNO DI LEGGE ZAN: CONTESTAZIONI FUORI LUOGO ?

 

Come è noto, il Parlamento esaminerà un disegno di legge (firmato da Zan, Boldrini, Scalfarotto, Perantoni e Bartolozzi) che prevede l’aggravante di pena per chi si renda colpevole di insulti ed attiviolenti contro alcune categorie sociali , tra cui omosessuali e  transessuali.  In varie zone del Paese sia semplici parroci di provincia sia eminenti cardinali come l’ex-arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, hanno elevato vibrate proteste.  Contro l’ipotesi di un provvedimento legislativo che ritiene contrario alla volontà divina quest’ultimo ha dichiarato:  “Sono preoccupato. Si vuole imporre una visione delle cose con la forza della pena e si fa grande confusione tra quella che è autorevolezza e autorità. Il grande problema, e lo vediamo con questa legge, è che ci siamo allontanati da Dio e quando accade non lamentiamoci di quello che accade dopo. Poi arriva un virus e non sappiamo il perché”.

Queste reazioni suscitano, comprensibilmente, stupore e disappunto negli ambienti ‘laici’: come si fa a non capire che questa proposta di legge mira a salvaguardare la libertà e l’incolumità di tutti e di tutte ? Anche di un vegetariano o di un cattolico tradizionalista o di un terrapiattista che fosse offeso e perseguitato solo in quanto vegetariano, cattolico tradizionalista o terrapiattista ? 

Ma stupore e disappunto si registrano anche in ambienti teologici cristiani. 

Dal punto di vista di chi accoglie il messaggio evangelico, infatti, opporsi all’ipotesi di una legge che intende proteggere da ingiurie verbali e da gesti discriminatori tutte le minoranze, anche le persone omo- e trans-sessuali, evocando perfino la pandemia attuale come possibile segno divino di contrarietà ai processi di emancipazione faticosamente in corso, è almeno tre volte blasfemo.  

   Prima di tutto perché, se l’omosessualità è un dato genetico che precede qualsiasi opzione soggettiva, significa stigmatizzare un dato naturale che – come tale – è voluto, o per lo meno permesso, dal Creatore. Non si sceglie il proprio orientamento sessuale come non si sceglie il colore della pelle o l’altezza corporea: un mondo di soli eterosessuali, bianchi e longilinei, sarebbe di una monotonia noiosa indegna della fantasia di un Dio. 

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