venerdì 9 dicembre 2022

LE SPIAGGE SICILIANE FRA OMBRE E LUCI



Gattopardo” - ottobre 2022

STESSA SPIAGGIA, STESSI VIZI

Anche questa estate boom di turisti in Sicilia. Arrivano per l'arte, per il clima, per il cibo; ma soprattutto per il mare. Nella nostra isola vi si accede da ogni tipo di costa: sabbiosa, ciottolosa, rocciosa...Ma a che punto stiamo con salubrità dell'acqua e qualità dei servizi? Dalla Ong danese Foundation for Environmental Education arrivano segnali opposti. Da una parte, in positivo, si apprende che le “Bandiere Blu” assegnate quest'anno alla Sicilia sono 11, una in più dello scorso anno; ma, dall'altra, l'Isola retrocede al nono posto (nel 2021 era all'ottavo) nella classifica delle spiagge di eccellenza. 

Per quanto rilevanti, questi dati non sono esaurienti. Nulla dicono infatti sui kilometri di costa abusivamente occupati da privati che, con costruzioni di “villette” e recinzioni di ogni genere, ne interdicono la fruizione a residenti e viaggiatori che ne avrebbero diritto. (Un ricordo personale: decenni fa un coetaneo vinse il concorso in magistratura e fu assegnato ad Alcamo. Due mesi dopo chiese il trasferimento in Piemonte. Al mio stupore: “Non avevo scelta. Se restavo, o ordinavo l'abbattimento di centinaia di case sul litorale di Alcamo Marina rischiando la vita o facevo finta di nulla rischiando la censura del CSM già a inizio carriera”).

Né dicono nulla sulle condizioni di abbandono, di sporcizia, in cui versano i tratti di costa lasciati a disposizione gratuita dei bagnanti: vere e proprie terre-di-nessuno dove non una Forza dell'ordine compie, sia pure occasionalmente, qualche forma di vigilanza e di sanzione. (Un secondo ricordo personale: una signora, lasciando la spiaggia, getta dalla borsa una bottiglia di plastica ormai vuota. Mia moglie, con gentilezza, la raccoglie e gliela porge: “Signora, questa è sua!”. E lei, senza il minimo tono di sarcasmo, con candore disarmante: “Non si preoccupi. Se le serve, la tenga pure!”). 

Le cose cambieranno con il combinato disposto di educazione ambientale (preventiva) e di controllo (repressivo) ? Sarebbe una buona notizia per la qualità della vita di noi siciliani. E perfino per la nostra economia.


Augusto Cavadi

1 commento:

Sebastiano maiellaro ha detto...

Si, bisognerebbe innanzitutto sollecitare le amministrazioni competenti per l' installazione di un congruo numero di contenitori per la raccolta differenziata e nel contempo organizzare la raccolta periodica dei rifiuti.
Ho qualche dubbio sulla repressione magari con multe salate per i trasgressori, opterei per una piccola campagna di sensibilizzazione con cartelli che invitino la popolazione a comportamenti civili .
Infine si potrebbero coinvolgere le organizzazioni ecologiste del territorio, le chiese locali, le scuole, ecc. ad un servizio di raccolta e di sensibilizzazione sul territorio. Non sarebbe una cattiva idea coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza.