venerdì 10 aprile 2020

UN PRO-MEMORIA PER IL DOPO VIRUS DA PAOLO RUMIZ



Paolo Rumiz, "la Repubblica", 27 marzo 2020

MI RICORDERO' DI VOI QUANDO SARA' TUTTO FINITO

Stamattina ho appeso fuori dalla porta un foglio con su scritto:

 «Mi ricorderò di voi quando tutto sarà finito. 
  Di voi che avete smantellato la sanità pubblica per finanziare centri di estetica e ora tuonate contro lo Stato perché mancano respiratori. 
  Di voi farisei che, mentre pontificavate sulla vita, mettevate il profitto davanti alla vita stessa, e la difesa dei beni davanti a quella delle persone. 
  Di voi, che ci avete coperto di veleni e lasciato desertificare l’Italia dei borghi;  
 e di voi, volonterosi partigiani dell’economia del saccheggio, dello scarto e dello spreco, che avete de-localizzato in Asia e tolto lavoro alla nostra gente. 
 E di voi, che avete coperto tutto questo, facendoci credere che il problema fossero gli immigrati, quando siete stati i primi a chiamarli per ingrassarvi il culo. 
  E soprattutto di voi, ultra-liberisti da talk show, che avete smantellato cultura e senso del dovere, obbligandoci a gestire questa emergenza più con la polizia che con l’educazione civica. 
  E infine di voi, che anche ora, nel momento estremo, seminate zizzania e bugie per coprire di fango chi senza clamore si spende per soccorrere gli ultimi».

Scritto d’impeto, dopo avere letto un report agghiacciante sulle responsabilità dell’ecatombe a Bergamo, epicentro dell’infezione, con centinaia di morti al giorno. 

PAOLO RUMIZ

1 commento:

Cittorio Riera ha detto...

Giusto per imitare, sciattamente, Dante:

Ahi, inerme Italia e senza più orpelli,
serva di servi sciocchi ed arroganti
che t'han ridotto a verme ed a brandelli.