lunedì 27 agosto 2018

COME POTREMMO NOI SICILIANI TEMERE DAVVERO GLI SBARCHI ?

Giovanni Ventimiglia, palermitano che insegna nelle università di Lugano e di Lucerna, ha pubblicato domenica 26 agosto 2018 un articolo su Aristotele sull'edizione siciliana di "Repubblica". Tra l'altro scrive: "Fu solo grazie ad alcuni cristiani normanni, illuminati e colti, che Aristotele fece finalmente ingresso nell’Occidente latino. Già con Ruggero II, il normanno che divenne re di Sicilia, l’Occidente cristiano si era aperto per la prima volta alla cultura greca. Con Federico II di Svevia, suo nipote, che era normanno da parte di madre e tedesco da parte di padre, l’Occidente cristiano fece la prima conoscenza della Metafisica di Aristotele. Federico commissionò, infatti,  presso la sua corte , a Michele Scoto, uno scozzese che aveva precedentemente vissuto a Toledo, la traduzione della Metafisica, corredata dal commento di Averroé, dall’arabo al latino. Sappiamo, grazie agli studi di Gauthier, che la traduzione venne completata nel 1224 a Palermo e che nello stesso anno fu portata fisicamente a Napoli, all’università “laica” appena fondata dall’Imperatore. Nel medesimo ateneo napoletano, il cosiddetto Studium Generale, fu chiamato ad insegnare Petrus de Hibernia (Pietro d’Irlanda), un irlandese, che era un aristotelico puro e verosimilmente tenne corsi sulla Metafisica e sulla Fisica di Aristotele. Immaginate la situazione: un irlandese insegna a Napoli la Metafisica del greco pagano Aristotele, servendosi del Commento del musulmano Averroè, tradotti da uno scozzese dall’arabo in latino a Palermo grazie ad un imperatore cristiano metà tedesco e metà francese!" .
Salvini e i suoi adepti non sanno niente di queste tradizioni interculturali e transculturali: come pretendere che capiscano le proteste al porto di Catania contro le sue politiche di miope trinceramento indentitario?  Di Maio e altri parlamentari grillini di origine meridionale avrebbero un retroterra culturale più adatto: speriamo  che ne prendano crescente consapevolezza.

1 commento:

Mauro Matteucci ha detto...

Ma in quest'Italia imbarbarita e regredita interessa ancora la cultura?

Mauro Matteucci