lunedì 18 gennaio 2021

DONNE DIMENTICATE (O QUASI) DALLA STORIOGRAFIA (MASCHILE)


 

LE STORIE DI DONNE DIMENTICATE

18.1.2021

 

Anche nel ‘civilissimo’ Occidente (quale amiamo rappresentarcelo) le donne sono state, e per molti versi restano, in una condizione sistemicamente sfavorita rispetto agli uomini. A causa di ciò, il loro contributo alla costruzione della nostra ‘civiltà’ è stato minore rispetto ai maschi: ma è davvero così esiguo come sembrerebbe a una valutazione superficiale? Forse risulta tale a causa del silenzio censorio sul loro ruolo perpetrato dagli storiografi (quasi sempre maschi!). A partire da questa convinzione, Carla Poncina Dalla Palma nel suo Lo sguardo femminile sul mondo. Da Diotima al #ME-Too (Diogene Multimedia, Bologna 2019, pp. 209, euro 16) ha provato a strappare dall’oblio alcune figure di donne o del tutto dimenticate o molto sottovalutate: non solo per senso di giustizia riparatrice ma anche per contribuire a quel “modello educativo radicalmente nuovo” di cui abbiamo bisogno, ancora oggi, per combattere la violenza sulle donne, “l’unico modo rimasto agli uomini per affermare la propria superiorità sul corpo delle donne, avendo perso il controllo delle loro anime”. Come sa ogni lettore – e soprattutto ogni lettrice – di media istruzione, ormai la letteratura su questa tematica è ingente. Perciò mi limiterò, un po’ arbitrariamente, a riprendere quelle informazioni che a me sono risultate nuove, distribuendole per così dire su due colonne.

Nella prima inserirei i riferimenti al maschilismo più sorprendente perché manifestato da autori per molti altri versi considerati – meritatamente – saggi: dal libro biblico del Siracide del II sec. A. C (“preferibile la cattiveria di un uomo alla bontà di una donna”) ad autori di testi attribuiti a san Paolo come la I Lettera ai Corinti (“le donne nelle assemblee tacciano, perché non è permesso loro parlare”); da Kierkegaard (“la donna non conosce il terrore del dubbio o le pene della disperazione, essa non sta al di fuori delle idee, ma le riceve di seconda mano. Ecco perché odio quelle orribili chiacchiere sull’emancipazione della donna”) a Nietzsche (“L’uomo deve essere addestrato alla guerra, la donna al riposo del Guerriero. Tutto il resto è stupidità”). Indubbiamente – come ha notato Virginia Woolf – “per secoli le donne sono state gli specchi magici e deliziosi in cui si rifletteva la figura dell’uomo, raddoppiata”, ma – aggiunge Dalla Palma – “questa postura mentale, per cui ci si riflette in chi viene considerato inferiore per sentirsi forti, è alla base di ogni forma di razzismo che spinge anche i più deboli, i meno dotati, a infilarsi in qualsivoglia partito o gruppo che si autodefinisca superiore perché bianco, ariano, cristiano, induista o altro ancora. Accolto al suo interno ogni poveraccio può sentirsi più in alto di chi sta fuori del magico cerchio”.

In una seconda colonna ideale elencherei  i riferimenti a donne rilevanti ma abitualmente trascurate nelle ricostruzioni storiche:...


PER COMPLETARE LA LETTURA, BASTA UN CLICK:

https://www.zerozeronews.it/la-storia-taciuta-delle-donne-ignorate-dagli-storiografi/

3 commenti:

Nino De Blasi ha detto...

Giustamente, ti sei fermato all'esempio di queste poche donne per non allungare l'articolo, ma in tutti i campi dello scibile umano: medicina, biologia, astronomia, matematica, economia, sociologia, filosofia etc.etc.etc..... ci sono state donne eccelse che hanno contribuito al progresso della conoscenza umana e pur tuttavia sono state avversate nelle loro tesi o nelle loro scoperte dalla comunità scientifica maschile. Comunque penso, che si possa affermare, che dietro il successo dei maschi in qualsiasi campo delle scienze ci sia una madre, una compagna, una musa, un'amante che abbia contribuito in maniera determinante al loro successo.

Maria D'Asaro ha detto...

Grazie.

gabriella ha detto...

Ho letto il libro Lo sguardo femminile sul mondo. Da un lato l'ho trovato interessante soprattutto la prima parte poi l'autrice tende a ripetersi e ciò mi sembra svilisca il testo. Peccato...