venerdì 23 luglio 2021

SENZA FORMAZIONE DEGLI AGENTI PENITENZIARI, LA SITUAZIONE DELLE CARCERI NON MUTERA’




20.7.2021

 

LASCIATE CHE LA COSTITUZIONE SCACCI GLI ORRORI DALLE CARCERI

 

E’ importante che un Presidente del consiglio dei ministri, affiancato dalla Ministra della giustizia, dica chiaro e tondo che gli episodi di violenza sui detenuti non sono incidenti imprevedibili, ma esito logico di un sistema difettoso sin dall’impostazione.

Ancora più importante, però, sarà che da queste dichiarazioni si passi ad interventi legislativi e amministrativi concreti.

I principi costituzionali ci sono già, a partire dal terzo comma dell’articolo 27 (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”), ma – come sappiamo – le norme restano inefficaci sino a quando non entrano nella mentalità e nella prassi dei cittadini.  Anche in questo ambito, invece, la cultura dominante è vistosamente arretrata e stenta a recepire gli insegnamenti dell’Illuminismo e delle democrazie liberali. 

Decine di associazioni di volontariato, in Italia, lavorano da anni per recuperare questo ritardo, ma devono affrontare resistenze e diffidenze di vario genere: i dirigenti degli istituti di reclusione e gli agenti di polizia penitenziaria, infatti, non amano sguardi estranei dentro le mura di cinta (dove, per altro, troppo spesso le leggi dello Stato vengono disattese proprio dai suoi rappresentanti). Preferiscono che il cerchio tradizionalmente chiuso – costituito da vigilanti e vigilati – non subisca interferenze da parte di potenziali testimoni ‘terzi’. 

Invece è proprio questo circolo vizioso che va spezzato, potenziando e integrando la presenza della società davvero civile, a beneficio dei detenuti e dei loro custodi.

Dei detenuti perché, se non gli si offre qualche occasione di ripensamento e di impegno riabilitativo, usciranno dal carcere incattiviti: nel libretto Filosofare in carcere. Un’esperienza di filosofia-in-pratica all’Ucciardone di Palermo (Diogene Multimedia, Bologna 2016) ho raccontato alcune di queste iniziative di confronto dialogico su basi di pari dignità.

PER CONCLUDERE LA LETTURA DEL POST, BASTA UN CLICK QUI:

COSTITUZIONE E CARCERI IN ITALIA


1 commento:

Maria D'Asaro ha detto...

Grazie di queste riflessioni. Le giro al Presidente dell'Asvope Bruno di Stefano.