giovedì 30 aprile 2020

IL TRENO DELLA DECRESCITA FELICE E' IN TRANSITO: SALIRE IN TEMPO ?

29.4.2020

DECRESCITA FELICE: ULTIMO TRENO PRIMA DEL DISASTRO FINALE ?

Per realizzare almeno un decimo dei buoni propositi sbandierati, non senza retorica, per il dopo-pandemia sarà necessario accompagnare la nobiltà dei sentimenti con qualche idea più precisa. Anzi, documentarsi alla scuola di chi ha maturato competenze nei vari settori – senza cedere agli slogan propagandistici dei ciarlatani di ogni casacca – potrebbe costituire un primo proposito da ottemperare per evitare che il “Tutto come prima”, osannato come un mantra, si riveli motivo di incubo.  
  A chi ricercasse qualche testo rigoroso scientificamente, ma agevole da leggere, per rispondere al “Che fare?” di questi giorni, consiglierei senza esitazione le poco più di cento pagine di Fondamentali 1.0 d’un progetto politico in costruzione (Lindau, Torino 2019) curato da Maurizio Pallante. Il volume non si lascia definire facilmente: è infatti uno strumento di aggiornamento culturale, ma anche una piattaforma progettuale e un appello alla mobilitazione politica (cfr. mauriziopallante.it/appello) . Infatti il curatore – fondatore nel 2007 del “Movimento per la decrescita felice” – sta lanciando in questi mesi la proposta di configurare un vero e proprio “soggetto politico” che tenti di tradurre in attività legislativa e amministrativa le idee portanti del Movimento (sinora essenzialmente attivo sul piano dell’informazione culturale e della formazione etica): “Sostenibilità, equità, solidarietà”
  Il tentativo, che il promotore ritiene tanto “velleitario” quanto necessario, nasce dalla convinzione  - pressoché estranea a tutti i partiti politici attuali – che “l’attenuazione dei problemi ecologici” richiede di “rimettere in discussione la finalizzazione dell’economia alla crescita della produzione di merci”. Dopo aver delineato alcune caratteristiche organizzative del nuovo “soggetto politico”, e fissato il criterio ispiratore di fondo (“la conversione ecologica dell’economia dipende dalla conversione economica dell’ecologia”), si dedicano dei capitoli – sintetici ma non banali – ai vari settori di studio e di intervento: la politica agricola e alimentare, la politica energetica, la politica fiscale, la politica internazionale con particolare attenzione ai flussi migratori. 
 CHI VOLESSE COMPLETARE LA LETTURA PUO' CLICCARE QUI:

3 commenti:

Maria D'Asaro ha detto...

Grazie!

Simonetta Attinelli ha detto...

Grazie,Augusto!

Mario Mercanti ha detto...

Non capisco perchè si voglia fondare un nuovo soggetto politico. Non sarebbe più semplice aderire al Movimento dei Verdi, concordando effetti e modalità.