"I domestici avevano messo dentro precipitosamente le seggiole, ché, quando i corazzieri sfilavano per la rue Sainte-Hildegarde, la occupavano per intero in larghezza, e il galoppo dei cavalli rasentava le case, coprendo i marciapiedi sommersi come sponde che offrano un letto troppo angusto all'irrompere di un torrente.
- Poveri ragazzi, - diceva Francoise, appena arrivata al cancello e già in lacrime, - povera gioventù che sarà falciata via come un prato; solo a pensarci, ne son tutta scossa, - soggiungeva mettendosi la mano sul cuore, là dove aveva sentito la 'scossa'.
- E' bello, vero, signora Francoise, vedere dei giovani che alla vita non ci tengono? - diceva il giardiniere per farla 'saltar su'.
Non avena parlato inutilmente:
- Non tenerci alla vita? E di che curarsi allora, se non della vita, il solo dono che il buon Dio non fa mai due volte? Ah, mio Dio! E' pure vero che non se ne curano! Li ho visti nel Settanta; non hanno più paura della morte, in quelle sciagurate guerre; non sono né più né meno che dei pazzi; e poi non valgon più la corda per impiccarli, non sono uomini, sono leoni -. (Per Francoise il paragone d'un uomo con un leone, che pronunciava le-o-ne, non aveva niente di lusinghiero).
(...)
Il giardiniere era convinto che alla dichiarazione di guerra avrebbero fermato tutti i treni.
- Diamine, perché non si scappi, - diceva Francoise.
E il giardiniere: - Ah, son furbi, - poiché a suo giudizio la guerra non era che una specie di brutto tiro che il governo cercava di giocare al popolo, e, se fosse stato possibile, nessuno avrebbe rinunciato a squagliarsela"
(pp. 95 - 97 - traduzione di Natalia Ginzburg)
2 commenti:
❤😢
La strada di Swann, il primo dei sette volumi che compongono la"cattedrale" proustiana è per la mia esperienza di lettore il più bello. Ancor più nella sublime traduzione di Giovanni Raboni, per Mondadori. E dire che Sciascia, questionando con Bufalino, non amava Proust e citava in proposito il giudizio di Alberto Savinio: "Scrittore dalla frase lunga e dal pensiero corto". Altre disquisizioni sulla guerra (ma meno urenti di questa) si trovano nella prima parte dell'ultimo volume ("Il tempo ritrovato"). Buona lettura, se possibile "in santa pace".
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